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Matera, “Una mimosa per l’Ucraina” nel Giardino del Silenzio

Il Club Soroptimist di Matera, per celebrare l'8 marzo, ha piantato una mimosa nel Giardino del Silenzio. Un luogo pieno di pace, per un gesto che proprio sulla pace vuol fare una riflessione: Patrizia Minardi, presidentessa della sede locale del club, ha infatti voluto dedicare il gesto alle donne ucraine travolte dal conflitto armato con…

Il Club Soroptimist di Matera, per celebrare l’8 marzo, ha piantato una mimosa nel Giardino del Silenzio.

Un luogo pieno di pace, per un gesto che proprio sulla pace vuol fare una riflessione: Patrizia Minardi, presidentessa della sede locale del club, ha infatti voluto dedicare il gesto alle donne ucraine travolte dal conflitto armato con la Russia e costrette ad abbandonare le loro case e a fuggire, molte di loro con i figli tra le braccia. E a loro è rivolta anche la competenza in campo di accoglienza del club Soroptimist Matera, messa a disposizione nei mesi scorsi già per donne e minori afghani arrivati in Italia a seguito della presa del paese da parte dei talebani.
«In caso di conflitto armato, le donne soffrono in modo sproporzionato. Le donne raramente cercano la guerra, ma sono le più colpite dalla guerra. Nei colloqui di pace di solito sono assenti, se non escluse. Il conflitto in Ucraina non può lasciarci in silenzio», è la dichiarazione di Soroptimist International d’Europa, sulla situazione delle donne in Ucraina. «Temiamo per la salute e il benessere di milioni di donne e ragazze che potrebbero subire ferite, perdita della casa e del lavoro, sfollamento, perdita della scuola, stupri e morte. Le donne sono molto più vulnerabili ai crimini di guerra rispetto agli uomini». L’organizzazione Soroptimist International d’Europa è presente nella maggior parte dei paesi europei, con sedi anche in Russia e Ucraina, dove hanno messo in campo progetti per rafforzare ed educare all’azione le donne e le ragazze. «Invitiamo gli stati a rispettare pienamente i diritti umani di tutte le donne e le ragazze in Ucraina, come affermato nella Convenzione sui diritti umani del Consiglio d’Europa.
Le donne e le ragazze dovrebbero ricevere una protezione speciale a causa della loro maggiore vulnerabilità – si legge nella dichiarazione -. Esortiamo inoltre tutti i paesi europei ad accogliere i cittadini ucraini che fuggono dalla zona di combattimento e cercano sicurezza.
Unisciti a noi per aiutare le donne in zona di guerra».

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