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Matera, parla Francesca Cascione: «Ecco come sarà il “mio” Carro Trionfale per la Bruna»

Raggiungiamo lo Studio d’Arte ubicato, all’ingresso degli antichi rioni Sassi a Matera dell’artista Francesca Cascione per conoscere la realizzatrice del prossimo Carro Trionfale in onore di Maria Ss. Della Bruna, patrona della città. Vincitrice del bando, l’artista si appresta a realizzare quanto riportato nel suo bozzetto vincitore, dando corpo in cartapesta a quella sua idea…
Foto di Domenico Fittipaldi

Raggiungiamo lo Studio d’Arte ubicato, all’ingresso degli antichi rioni Sassi a Matera dell’artista Francesca Cascione per conoscere la realizzatrice del prossimo Carro Trionfale in onore di Maria Ss. Della Bruna, patrona della città.

Vincitrice del bando, l’artista si appresta a realizzare quanto riportato nel suo bozzetto vincitore, dando corpo in cartapesta a quella sua idea che sfilerà per le vie cittadine nel giorno del 2 Luglio accompagnando la Santa patrona in processione fino alla Cattedrale dove, dopo i tradizionali 3 giri, lasciata la statua ed il rostro del manufatto, farà ritorno in piazza Vittorio Veneto dove una folla entusiasta e adrenalinica assalterà il Carro in corsa tentando quello “strazzo” beneaugurante e unico al mondo, in cui ognuno degli assalitori cercherà di prendere un pezzo di esso, benedetto e benaugurante.

Francesca, alla tua sesta partecipazione sei riuscita a spuntarla, si avvera il tuo sogno?

Finalmente si, a dimostrazione che la tenacia premia sempre, sono finalmente riuscita a ricevere l’affidamento della realizzazione del Carro grazie al voto di una giuria attenta, competente e appassionata.

La realizzazione del Carro apre nuove e ambite dimensioni artistiche, quanto conta per te questo percorso?

Effettivamente si, realizzare il Carro Trionfale offre una vetrina internazionale non indifferente. Matera non è più la “vergogna d’Italia” denunciata da Togliatti ma dopo il riscatto e la nomina a Patrimonio Unesco è divenuta Capitale Europea della Cultura, proiettando la sua bellezza e la sua storicità nell’olimpo delle mete più ambite, e con essa la sua millenaria tradizione come quella della festa patronale e dell’arte della cartapesta.

Quanto è antica l’arte della cartapesta a Matera e come mai hai scelto di specializzarti nelle realizzazioni, tradizionali o meno, di manufatti in cartapesta?

L’arte della cartapesta in città è antichissima, l’attuale festa patronale sarà alla sua 635 esima edizione e ha sempre previsto la realizzazione del carro trionfale, dapprima solo in carta decorata con statue in legno, e dalla seconda metà dell’800, grazie alla bravura di maestri artigiani, si è passati alla realizzazione del manufatto totalmente in cartapesta, statue comprese. Una tecnica che affonda le radici all’alba dei tempi essendo un elemento povero e facilmente reperibile. A Matera il suo utilizzo è legato prevalentemente alle realizzazioni di carattere religioso, spesso anche le statue iconografiche dei Santi sono state realizzate in cartapesta sostituendo quelle più onerose costruite in legno.

Come avviene sommariamente la realizzazione di una statua in cartapesta?

La lavorazione per la realizzazione di una statua in cartapesta è lungo e delicato. Si inizia realizzando in argilla la matrice, ovvero le parti anatomiche che si vogliono replicare. Su quella matrice si realizza un calco in gesso bivalve nel caso di statue a tutto tondo. Nel calco poi si incollano pezzi di carta incollata con colla di farina e si lasciano asciugare. Estratti dai calchi, le due metà vengono unite e successivamente “gessate” con uno strato di gesso di Bologna misto a colla di coniglio. Infine carteggiate per ottenere una superficie liscia e dipinte.

Come sarà il tuo Carro?

Non mi è dato anticipare nulla in merito prima della sua presentazione ufficiale e pubblica alla città di Matera che avverrà il 13 gennaio in Cattedrale. Una sola cosa però sento di poter dire: sarà un Carro che racconterà il mio percorso artistico e sposerà il mio stile gioioso con quella tradizione che lo vuole barocco e romanticamente festoso.

Il Carro porterà la tua firma, un orgoglio che dovrai condividere con qualcuno?

Ovviamente da sola sarebbe impossibile realizzare un manufatto di tale importanza e portata, per cui sarò aiutata da un valido team che comprende una figura di falegname che ho voluto affidare al professionista Cosimo Coretti e diversi factotum tra i quali il mio fidanzato, mia mamma Paola Lamacchia, l’amico Francesco Passarelli e mio figlio Michele.

Grazie Francesca per la tua disponibilità, chi senti di voler ringraziare per questo percorso ambizioso e prestigioso che vai ad iniziare?

Ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto nella scelta di continuare testardamente a credere che questo fosse possibile, la giuria che ha saputo cogliere il messaggio religioso e artistico da me ideato, il nostro Vescovo Mons. Caiazzo e l’Associazione Maria SS. Della Bruna guidata dal Presidente Bruno Caiella per il supporto costante e per l’entusiasmo che riesce ad infondermi in questa prova tanto prestigiosa quanto delicata. Dedico questa vittoria al mio papà, mio fervido sostenitore e che adesso, da lassù, starà gioendo di questa mia gratificazione esultando tra gli angeli e abbracciando mio nonno, scomparso qualche giorno prima dell’attesa notizia. Ed infine ringrazio la città di Matera che con le sue aspettative stimola la mia creatività e mi sostiene nello slancio artistico che dovrò rafforzare per lasciare nella storia della nostra festa un’orma apprezzata e largamente condivisa.

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