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Matera, nei Sassi arriva la Ztl, l’assessore: «Un modo per preservare i Rioni»

Al via la sperimentazione che regolerà, fino al 31 dicembre, la circolazione dei veicoli nella Zona a Traffico Limitato. Tuttavia, sebbene il comunicato parli chiaro, tanti dubbi pervadono i cittadini e gli addetti al settore turismo operanti negli antichi Rioni Sassi. Per dipanare la matassa abbiamo posto alcune domande all’ Assessore alla Mobilità Urbana Giuseppe…
Foto di Domenico Fittipaldi

Al via la sperimentazione che regolerà, fino al 31 dicembre, la circolazione dei veicoli nella Zona a Traffico Limitato. Tuttavia, sebbene il comunicato parli chiaro, tanti dubbi pervadono i cittadini e gli addetti al settore turismo operanti negli antichi Rioni Sassi. Per dipanare la matassa abbiamo posto alcune domande all’ Assessore alla Mobilità Urbana Giuseppe Di Gilio.

Assessore, la decisione di questa fase sperimentale rientra in un progetto più ampio già stabilito?

«Come tutte le attività che un’amministrazione mette in campo, anche questa, rientra in una più ampia visione strategica che tradotta in termini politici altro non è che il programma elettorale con cui si chiede agli elettori di esprimere una preferenza. I Sassi sono un patrimonio culturale di grande rilevanza mondiale. In quanto patrimonio va preservato, custodito e sicuramente attenzionato. I sassi dovrebbero essere trattati come una città nella città, con regole precise e con strumenti in grado di offrire maggiore sicurezza e minor impatto dal punto di vista del degrado. Per fare questo sono necessarie misure che tengano in considerazione i tre principali asset strategici del complesso antropologico e sociologico di quel luogo: quello economico, legato all’offerta turistica, quello sociale, legato alla presenza di nuclei familiari nei sassi, e quello appunto esterno sollecitato dalla presenza dei tanti milioni di visitatori. Tenere tutto in un unico disegno strategico è la scommessa che abbiamo fatto, iniziando da quello che ci è sembrata la base di partenza, ovvero l’aumento dei servizi di trasporto pubblico urbano da e per i sassi, aumentando il numero di corse per diminuire i tempi di attesa tra una fermata e l’altra. Così facendo si possono rendere fruibili gli spazi con un minor impatto di traffico, che significa riduzione degli accessi con auto private, minor impatto ambientale, maggiore sicurezza, migliore relazione tra pubblico e privato».

Qual è il motivo che ha fatto propendere per questa scelta?

«Questa che abbiamo messo in campo in queste ore rientra nelle scelte fatte in ordine al piano della mobilità sostenibile. Un piano adottato in Giunta ancora non operativo perché manchevole di un parere regionale che stenta ad essere rilasciato per ragioni che ignoro. Attendere ulteriormente i loro tempi sarebbe stato oltremodo inutile e dannoso per la città di Matera. Per questo ho deciso, insieme alla maggioranza che sostiene l’amministrazione Bennardi, di dare un’accelerata».

Nei Sassi i residenti e/o i titolari di attività avranno sempre l’accesso tramite pass?

«Rispetto al tema della ZTL rilevo che vi è ancora un’idea di provvedimento restrittivo quando invece, dal mio punto di vista, dovrebbe essere considerato un sostegno alle attività produttive. Il fatto di non consentire l’utilizzo di macchine private all’interno dei Sassi, obbliga chiunque voglia frequentare quegli spazi a farlo o con mezzi pubblici o camminando, non solo per godere di ogni angolo che si posso riscoprire godendosi la passeggiata, ma facendolo in totale sicurezza senza zigzagare tra auto in corsa ed auto parcheggiate alla rinfusa come capita, specie sui marciapiedi che notoriamente dovrebbero essere attraversati esclusivamente da pedoni. L’ideale sarebbe arrivare alla chiusura definitiva dei sassi alle auto private, ovviamente garantendo l’accesso con mezzi pubblici efficienti ed idonei, consentendo nei casi di specie il solo transito e il carico e scarico. Carico e scarico che come avviene nelle città d’arte italiana, dovrebbe essere consentito solo a mezzi con una classe ambientale alta».

Nei Sassi svolgono l’attività diversi motocarri “calessini”, molti dei quali non sono a norma con la classe ambientale stabilita, come dovranno  comportarsi?

«È un percorso di conversione ecologica che inizia lunedì dal numero di navette in più per il trasbordo dei cittadini, specie nella fascia di orario che coprono il check-in/out di B&B e ristoratori, ovvero 11:00-17:30. Per quanto riguarda i mezzi di classe ambientale bassa dovranno progressivamente essere sostituiti con mezzi ecologici accedendo a tutti i vantaggi messi a disposizione dalle normative in materia di incentivo all’acquisto che pure non mancano. È un percorso che stabiliremo nei tempi e nelle modalità con le associazioni di categoria e i rappresentati dei comitati  di  quartiere. Ovviamente l’ottimizzazione del flusso di auto, di autobus, di camper, la razionalizzazione del traffico e gli accessi in tutta la città saranno oggetto di revisione così come il numero di stalli a pagamento che dovranno necessariamente aumentare in relazione alle esigenze di stalli riservati ai residenti. Quindi, i mezzi con bassa classe ambientale, dovranno essere sostituiti con classe ambientale adeguata entro l’anno 2024. Nel contempo ho chiesto alla regione di prevedere una voce di bilancio che contempli un buono acquisto per mezzi di nuova generazione. Ho consigliato anche il capitolo da cui attingere che è quello delle compensazioni da parte delle compagnie energetiche. Parliamo di un importo poco superiore al milione e mezzo di euro».

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