«È imbarazzante scriverlo, ma è la verità. Non c’è un centesimo finanche per acquistare la carta igienica». È il triste annuncio del consigliere comunale di Matera, Pasquale Doria, il quale ha evidenziato come non ci siano risorse per la Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”. «Sono quelle che avrebbe dovuto trasferire la Regione Basilicata alla Provincia, tramite l’approvazione della legge di bilancio», ha aggiunto amaramente il consigliere.
In queste condizioni diventa chiaramente difficile proseguire con le attività, ma anche attuare una serie d’interventi di manutenzione per fronteggiare le criticità strutturali che affliggono il Palazzo dell’Annunziata. «A causa delle infiltrazioni di acqua si stanno sgretolando i muri dell’edificio che ospita la Biblioteca, ma molte altre ancora sono le ragioni per preoccuparsi. Un futuro incerto preannunciato anche dai sindacati che, in una nota di Cgil Cisl e Uil, hanno evidenziato la mancanza del riscaldamento nella Sala di Consultazione, oltre alla conclamata carenza di organico, 16 unità che diventeranno 14 per via di altri due pensionamenti entro il prossimo dicembre», ha specificato ancora Doria.
Ma non è tutto, infatti, l’esponente di “Matera Civica” ha ribadito come i finanziamenti costituiscano una priorità non solo per le opere strutturali e la climatizzazione invernale ed estiva, ma anche per «l’impianto di aerazione dei depositi librari, la messa a punto di un piano di evacuazione, l’illuminazione delle sale e le sezioni in cui sono da tempo fulminate le lampadine. Con il nobile intento agevolare gli studenti, qualche spesa è stata sostenuta da solerti dipendenti che rispettano il loro lavoro, tuttavia, non possono certo acquistare i libri, oppure mettere mano alle tasche per il rinnovo degli abbonamenti a periodici e a riviste».
Una situazione per cui si fa fatica ad essere ottimisti: «Arranca anche l’adeguamento tecnologico, mancano i fondi per l’acquisto di nuovo materiale informatico e quello a disposizione è da tempo obsoleto. Potrebbe apparire paradossale, eppure non ci sono i soldi neanche per l’acquisto di beni necessari, utili per i dipendenti quanto per gli utenti. Lo abbiamo anticipato, è incresciosa come segnalazione, eppure non ci sono risorse per il sapone nei bagni, nonché per la carta igienica. Ovviamente, di tanto in tanto, andrebbero sanificati gli ambienti in cui svolazzano i colombi per mancanza di adeguate misure d’interdizione che, dopo il ritrovamento di escrementi, andrebbero eseguite iniziative anche a livello di derattizzazione», ha poi concluso Doria.