(Adnkronos) – “Sono completamente basito, ho passato la mia vita a difendere quelle due mie amiche, Mara e Mariastella, insieme a molte altre che per la colpa di essere troppo vicine a Berlusconi o essere di destra sono state regolarmente additate al pubblico ludibrio e pesantemente colpite da insinuazioni e insulti sessisti sulle pratiche che avrebbero fatto per fare carriera dentro la destra. Ora, capisco che quando saltano il fosso e passano dall’altra parte, invece che donne da considerare minorate o poco di buono, diventano delle statiste. Ho detto questo”. Così all’Adnkronos Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, dopo le polemiche sollevate sulle dichiarazioni fatte su Mara Carfagna e Mariastella Gelmini commentando l’ingresso delle due ministre in Azione di Carlo Calenda, dopo aver lasciato Forza Italia.
“Continuerò a fare lo stesso con Renato Brunetta, altro mio amico – continua – che ha passato tutta la vita a doversi difendere dalle battute sul fatto che fosse un perfido nano, che odiava i lavoratori, che poteva essere dileggiato da Crozza, anche lui ora è diventato un santo, alto e bello. La sinistra ipocrita ha trattato e considerato fino a ieri la Carfagna e la Gelmini due zoc… che facevano carriera perché stavano vicine a Berlusconi e chissà come si sono guadagnate i gradi da ministre. Le ho sempre difese, perché le conosco e le apprezzo, e oggi quella stessa sinistra le considera sante”.
E incalza: “Io denuncio l’ipocrisia della sinistra, che prende persone che fino a ieri ha dileggiato, insultato, utilizzato i suoi militanti del mondo della satira per demolire la reputazione di queste persone e oggi le usa come randello per dire che quelli buoni, i liberali scappano da questa destra becera, impresentabile. Mara Carfagna ha avuto la cortesia di chiamarmi, ci siamo chiariti. Può darsi che mi sia uscita male, ma metto in discussione il doppiopesismo e l’ipocrisia della sinistra. Sono stato per 30 anni al loro fianco, a difenderli, onorato della loro amicizia. Il mio pensiero su di loro non cambia – aggiunge Marsilio all’Adnkronos – anche se mi amareggia che facciano queste scelte, facendosi strumentalizzare da questo mondo. Peccato, pazienza, vinceremo lo stesso”.
(di Silvia Mancinelli)