C’è un luogo fiabesco in Puglia. Che, nel periodo natalizio, si colora di luci e di ghirlande e che sembra indurre alla bontà. Locorotondo, per chi abita dalle nostre parti, non è certamente una scoperta. Ma piace molto anche ai turisti, che spesso la popolano proprio per immergersi in quell’aria di pace e di serenità. Naturalmente il paese merita una visita anche negli altri periodi dell’anno, sebbene però sia effettivamente proprio a Natale che il suo fascino cresca sensibilmente.
Un posto piuttosto suggestivo, che deve il suo nome alla sua forma rotonda, per l’appunto, e che difficilmente delude i suoi ospiti. Con il suo delizioso belvedere, che si affaccia sulla valle d’Itria, e il suo popolato centro storico, composto da edifici color crema e da angusti e forse per questo ancor più interessanti vicoli. Con le sue tipiche abitazioni a tetto spiovente, “le cummerse”, che non possono non destare interesse, e le sue tante chiese, a cominciare dalla chiesa madre di San Giorgio, dedicata a uno dei due patroni della città.
Che dire poi del suo buon cibo? Dalla “cialledda”, ai “ciceri e tria”, passando per gli “gnumereddesuffuchete” o alle “orecchiette alla cime di rapa e mollica”. Senza contare il vino locale, il prelibato bianco LocorotondoDoc che va degustato e assaporato con calma. Naturalmente anche la posizione è invidiabile. Perché da Locorotondo si può poi arrivare facilmente sia ad Alberobello sia, per esempio, a Cisternino o a Martina Franca.
C’è poi una simpatica leggenda a cui molti credono e che rende questo luogo ancora più interessante. Quella del “monachello”, lo spirito benevolo e mattacchione, che aleggerebbe sulla città per scacciare gli spiriti maligni, e che porterebbe benessere e prosperità a chi ha la fortuna di incontrarlo. Del resto, se Locorotondo è definito “il bianco balcone sulla Murgia dei trulli”, un motivo ci sarà.