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Manovra 2023, verso la fiducia: dichiarazioni di voto alla Camera

(Adnkronos) - Sono iniziate alla Camera le dichiarazioni di voto sulla fiducia, posta sulla manovra, dal governo Meloni. Il voto di fiducia è in programma oggi alle 20.30 alla Camera con la prima chiama. Il voto finale sul provvedimento è previsto per le 6 del mattino del 24 dicembre.  CATTANEO - "Questa prova il centrodestra…

(Adnkronos) – Sono iniziate alla Camera le dichiarazioni di voto sulla fiducia, posta sulla manovra, dal governo Meloni. Il voto di fiducia è in programma oggi alle 20.30 alla Camera con la prima chiama. Il voto finale sul provvedimento è previsto per le 6 del mattino del 24 dicembre. 

CATTANEO – “Questa prova il centrodestra l’ha superata e daremo al Paese una Finanziaria che guarda alla crescita e alla protezione delle categorie fragili. Abbiamo dimostrato, solidità, credibilità e coerenza” ha detto Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera, nella dichiarazione di voto sulla fiducia sulla legge di Bilancio. 

“Siamo l’Italia che lavora e produce, di buon senso e buona volontà, quella della famiglia e dell’impresa”, ha aggiunto riferendosi al ruolo del suo partito. “Manteniamo le promesse con cui ci siamo presentati davanti agli italiani”, ha poi sottolineato a proposito dell’aumento delle pensioni minime e del “cuneo fiscale totale per gli under 35. Abbiamo ancora molto da fare, nel metodo potevamo fare di più, ma abbiamo fatto meglio di chi ci ha preceduto”. 

CONTE – “Imbarazzante improvvisazione di questa maggioranza in una manovra scritta più volta per interi pezzi, il risultato è una manovra che è un coacervo e caotico inventario di misure sbagliate, errori macroscopici, retromarce fatte sulla pelle di famiglie e aziende in difficoltà”. Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, nel suo intervento in Aula durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla Manovra, accusando il governo di “andare in Ue con il cappello in mano”. “Certo, qualche applauso vi è arrivato dai falchi europei dell’austerità. Il vostro slogan non doveva essere ‘siamo pronti’, ma siamo proni”. Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, nel suo intervento in Aula durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla Manovra, accusando il governo di “andare in Ue con il cappello in mano”. 

MARATTIN – “Un livello di incapacità e approssimazione mai visto nella storia”. Lo ha detto Luigi Marattin, di Azione-Italia viva, in aula alla Camera sulla manovra, spiegando: “Abbiamo assistito a numerose scene in commissione in cui ministri, sottosegretari, capigruppo, questori hanno risposto insultando, dileggiando e a volte cercando la rissa. Vi abbiamo sempre difeso dalle accuse sulla cultura politica da cui provenite, non fatecene mai pentire”. 

Per Marattin, “si è ammalata la politica italiana, è diventata lotta senza quartiere e dignità per conquistare il consenso e poi arrivare al governo e non avere la minima idea di cosa fare con quel consenso -ha spiegato Marattin-. La politica è una via di mezzo tra una pubblicità ingannevole e uno scadente reality show. Vi siete abituati a fare opposizione e l’avete dimostrato tragicamente, ma i problemi di una comunità non si risolvono con gli slogan, alzando bandiere e proclami ma con lo studio e l’approfondimento”. 

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