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Letta: “Con Draghi suicidio collettivo. M5S? Rottura è irreversibile”

(Adnkronos) - "Quello che si compiuto è stato veramente un suicidio collettivo della politica e del nostro Paese, la politica esce molto ammaccata". Così Enrico Letta a Mezz'ora in più definisce la caduta del governo Draghi. "Non ho dubbi che mercoledì sera l'ambasciata russa abbia brindato a vodka e caviale e che Putin ha avuto…

(Adnkronos) – “Quello che si compiuto è stato veramente un suicidio collettivo della politica e del nostro Paese, la politica esce molto ammaccata”. Così Enrico Letta a Mezz’ora in più definisce la caduta del governo Draghi. “Non ho dubbi che mercoledì sera l’ambasciata russa abbia brindato a vodka e caviale e che Putin ha avuto la più grande soddisfazione dopo la caduta di Johnson”, afferma il segretario Dem.  

Quanto ai 5 Stelle “le nostre strade si sono separate, senza astio. E’ una separazione irreversibile? In queste elezioni lo è, lo abbiamo detto”. 

Replicando poi a Giuseppe Conte, Letta sostiene che “siamo molto più progressisti noi dei 5 stelle su molti temi e posso fare l’elenco”. Comunque, assicura, benché il ‘campo largo’ sia ormai impraticabile “non farò una campagna astiosa o arrabbiata contro i 5 stelle, abbiamo fatto un percorso insieme e lo rivendico, un percorso in cui i 5 stelle hanno avuto una evoluzione. Conte ha scelto di abbandonare quella evoluzione”.  

Con il governo Draghi “avevamo messo al centro la questione di una mensilità in più all’anno, la porteremo avanti”. 

“Sono pronto a parlare con altri per capire se qualcuno vuole” discutere “della proposta della nostra lista”. 

“Ho parlato di una lista aperta, espansiva, dei Democratici e progressisti. Ne ho parlato con Speranza, i socialisti, i cattolici di Demos. Sarà una lista aperta, guidata da giovani. Ho già chiesto a Silvia Roggiani di organizzare i volontari, ho parlato di 100mila volontari in campo”.  

“Sono tre le caratteristiche che ci vogliono per parlare con tutti quelli disponibili: ci sia un valore aggiunto, spirito costruttivo e non la logica dei veti. Se c’è qualcosa da discutere con una logica costruttiva credo che possiamo essere ancora più espansivi”. 

E conferma: “Voglio candidati con gli occhi della tigre. Un esempio di chi ha gli occhi della tigre? Io ho gli occhi della tigre in questo momento, quando dico che questa campagna elettorale non ho intenzione di perderla e farò di tutto per vincerla perché è nell’interesse degli italiani”. 

Il centrodestra “Il vittimismo è una delle cose che ci differenzia” da Meloni e Salvini. “Questa è una delle cose che ci differenzia. Noi siamo quelli della responsabilità, per Salvini e Meloni la responsabilità è sempre di altri. Un vittimismo che non apprezzo”.  

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