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Lecce, il monito dell’arcivescovo Seccia ai politici durante la festa per i patroni: «Pensate al bene comune»

Volge al termine la sentitissima festa dei Santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato con il terzo e ultimo giorno di celebrazioni civili e religiose, ma in città e nel mondo della politica hanno lasciato il segno le parole pronunciate in piazza Duomo dall’arcivescovo Michele Seccia, un vero e proprio monito a chi aspira ad occuparsi…

Volge al termine la sentitissima festa dei Santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato con il terzo e ultimo giorno di celebrazioni civili e religiose, ma in città e nel mondo della politica hanno lasciato il segno le parole pronunciate in piazza Duomo dall’arcivescovo Michele Seccia, un vero e proprio monito a chi aspira ad occuparsi della cosa pubblica.

«È vano affrontare le sfide comuni come se fossero un’impresa individuale; è inutile pensare di risolvere i problemi di una città ricorrendo sempre allo scontro e alla polemica verbale; è velleitario pensare di amministrare un territorio senza un progetto e un’idea condivisa di bene comune; è illusorio, infine, ritenere che problemi quali la detanalità, l’educazione dei figli, il disagio giovanile, l’emergenza abitativa per le giovani coppie non siano una questione che ci riguarda e che coinvolge tutti. L’attività umana non basta a se stessa se non è indirizzata al bene comune nella fede. È necessario scommettere sulle positive potenzialità di quegli uomini e donne che ricercano non gli interessi di parte, bensì quelli della collettività», ha ammonito Seccia che ha poi puntato il dito sull’uso che viene fatto dei social, soprattutto dai più giovani.

«Vedo sempre più che le giovani generazioni hanno come migliore e, a volte, persino unico amico, il cellulare. Sembra che le persone valgano a partire solamente dai like che ricevono sui loro post oppure dai followers che li seguono nei vari canali social. Al fine poi di raggiungere i loro scopi e avere più seguaci in rete, spesso si spingono a pubblicare foto, immagini e video quanto meno di cattivo gusto, se non proprio volgari e violenti. Sembra che siamo divenuti schiavi di un sistema virtuale che noi stessi abbiamo costruito per essere meglio connessi. In verità, questo sistema presenta gravissime falle perché, invece di renderci più connessi e umani, ci sta rendendo disconnessi e disumani», è il duro atto di accusa dell’alto prelato.

La festa, organizzata dall’amministrazione comunale – assessorato alle Attività produttive, turismo e spettacolo – e dall’Arcidiocesi di Lecce con la collaborazione di Pugliarmonica, si aprirà con la tradizionale fiera del bestiame a Frigole (dalle 7 alle 13) e con la camminata di Sant’Oronzo a cura delle associazioni Life Walking e Gpdm Lecce (partenza da piazza Sant’Oronzo alle 8.30). Anche oggi si svolgerà la fiera con le classiche bancarelle che coinvolgerà più di 200 operatori. La chiusura è prevista a mezzanotte con il Gran festival pirotecnico leccese che vedrà alternarsi tre batterie di fuochi.

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