Sarà consegnato sabato prossimo a Luciana Delle Donne, fondatrice del progetto sociale “Made in carcere”, il premio “Madre Fasce” del monastero Santa Rita di Cascia. A consegnarlo sarà la priora Maria Rosa Bernardinis presso la Basilica Inferiore della cittadina umbra in occasione del 26esimo anniversario della beatificazione di madre Maria Teresa Fasce.
Il progetto “Made in carcere” fondato dalla manager pugliese, spiegano le religiose, offre una seconda possibilità alle donne detenute, nel segno di un’economia civile rigenerativa.
«Questo premio è nato per promuovere l’idea di imprenditorialità della beata Fasce, rappresentata simbolicamente dall’opera d’arte realizzata come premio dalla monaca e artista suor Elena Manganelli» ha spiegato la priora.
«La sua base esagonale, che raffigura l’Alveare di Santa Rita, il progetto d’accoglienza per minori del nostro monastero voluto dalla beata – aggiunge -, racconta la costruzione imprenditoriale che nasce da una carità solida e concreta, per un modello di sviluppo fondato non sul profitto ma sull’impatto sociale e umano. Lo stesso impatto che madre Fasce, donna che ha saputo coniugare la vita contemplativa di monaca agostiniana con la lungimiranza di una moderna imprenditrice illuminata, ha avuto su Cascia e sul culto di Santa Rita».
“Made in carcere”, è stato sottolineato, è un progetto che permette alle donne detenute di Trani di avviare un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale, acquisendo le competenze tecniche di un mestiere creativo, come quello della sartoria, per la produzione di accessori di abbigliamento realizzati con tessuti di recupero scartati dalla moda e percependo un regolare stipendio.