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Lazio, Zingaretti: “Mi dimetterò entro 3 settimane”

(Adnkronos) - "La legislatura regionale è conclusa abbiamo approvato il collegato in bilancio in giunta che sta per andare in consiglio, molto importante. Si può fare in due o tre settimane, subito dopo io mi dimetterò". Così Nicola Zigaretti a Controcampo sul sito del Messaggero.  "Non è corretto che io intervenga sul candidato e le…

(Adnkronos) – “La legislatura regionale è conclusa abbiamo approvato il collegato in bilancio in giunta che sta per andare in consiglio, molto importante. Si può fare in due o tre settimane, subito dopo io mi dimetterò”. Così Nicola Zigaretti a Controcampo sul sito del Messaggero.  

“Non è corretto che io intervenga sul candidato e le alleanze, ma io faccio una riflessione come presidente di Regione sostenuto da una maggioranza che coincide con l’opposizione a Meloni a livello nazionale. Una maggioranza che ha raccolto il 49,5% contro il 44% del centrodestra e credo che prima di una scelta politica, sia un’opera di buon senso fare di tutto per verificare che chi sta governando il Lazio, provi a costruire una proposta per il Lazio”. “Uniti siamo una grande opportunità, uniti è possibile”.  

UCRAINA – “Io domani sarò davanti all’ambasciata russa. Bisogna tenere molto chiaro il perchè c’è quel conflitto, l’invasione russa, la violenza armata contro un popolo che è stato invaso. Accanto a questo dopo 8 mesi è giusto che si aprano con forza tutte le iniziative diplomatiche. Questo non vuol dire mettere tutti sullo stesso piano ma mettere in campo strumenti per arrivare alla pace”.  

“Quello che non dovrebbe mai fare la politica è strumentalizzare un tema come questo con le persone che muoiono sotto le bombe. C’è anche una manifestazione organizzata dalle associazioni pacifiste, senza bandiere che credo sia un’occasione per dire che la diplomazia deve tentare di giocare un ruolo”. 

“Questo non vuol dire rinnegare la coerenza delle posizioni prese e anzi se oggi possiamo parlare di processo di pace possibile è perchè gli ucraini hanno avuto con la resistenza, la forza di arrivare fino a questo punto. Altrimenti ci sarebbe stata solo l’invasione di uno stato sovrano. Ora dopo 8 mesi occorre bloccare l’escalation rafforzando l’iniziativa diplomatica. Credo se stiamo su questo piano, non ci saranno divisioni”. 

MELONI – “Il populismo e la destra populista raccoglie i voti rappresentando i problemi, raramente offrendo soluzioni sui problemi che denuncia. Quello che chiedo è dare soluzione ai problemi degli italiani e noi questa soluzioni le valuteremo, ma vogliamo capire quali sono. Quando si governa è tutto diverso, non basta stare sui palco e denunciare problemi. Io non considero Giorgia Meloni una nemica, ma un’avversaria. Io riconosco a lei non solo il diritto di governare ma anche lo status di avversaria politica e le chiedo soluzioni”.  

M5S – “L’iniziativa di Conte per rafforzare i 5 Stelle è assolutamente legittima. C’è una trasformazione di questo movimento. Non dobbiamo demonizzare i tentativi di costruire un rapporto con il Paese che rafforzi l’opposizione. Noi come Pd dobbiamo aprire in fretta una fase di nuovo radicamento sociale, politico e culturale. La svolta sarà quella di tornare di nuovo e con più chiarezza vicino alle persone. Noi dobbiamo smetterla di pensare che gli avversari sono movimenti con cui abbiamo fatto pezzi di strada e ne faremo insieme e pensare a ricostruire un radicamento partendo dal voto del 25 settembre”. 

L’OPPOSIZIONE – “Ha ragione Letta, un’opposizione che si coordina è più forte e incisiva. Starà alla sensibilità dei leader capire che un’opposizione fatta insieme” può avere maggiori “possibilità di segnare dei gol”. 

 

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