Per i più scaramantici, aprire un ombrello in un luogo chiuso “porta male”. Sui bus dell’Amtab, però, la scaramanzia lascia il posto alla “pubblica utilità”. Ieri, sulla linea 3, quella che da Bari Centrale conduce all’ospedale San Paolo, le infiltrazioni all’interno del bus hanno costretto gli utenti a correre letteralmente ai ripari, aprendo gli ombrelli per ripararsi dalla pioggia che entrava dentro il veicolo.
Una storia che ha davvero dell’incredibile e che ha coinvolto decine di passeggeri a bordo del bus nell’ora di punta. Se il maltempo ha messo in luce le precarie condizioni di manutenzione di alcune infrastrutture cittadine, dal sottopasso La Rotella fino al ponte XX Settembre e al sottopasso di via Quintino Sella, la stessa cosa ha fatto con i bus dell’Amtab. A fiotti la pioggia si è infiltrata nel bus della corsa 3. Sul tetto del veicolo si è formata una estesa pozza d’acqua, che lentamente ha iniziato a scendere sui passeggeri. E così, chi fa da sé fa per tre: gli utenti hanno aperto gli ombrelli all’interno del bus per proteggersi dalla pioggia. Fortunatamente, non si sono registrati danni a persone, anche se si è temuto il peggio, soprattutto per i tanti anziani che erano a bordo del pullman.
L’episodio non ha mancato di suscitare, oltre all’ilarità, anche lo sdegno di alcuni cittadini. Primo tra tutti, Mauro Gargano, il presidente del Comitato per la Salvaguardia della Zona Umbertina, che ha affidato a un post su Facebook la propria amara riflessione. «Da un lato si scoraggia la mobilità urbana tradizionale con ogni tipo di provvedimento e con le consuete narrative – ha scritto Gargano – dall’altro si offre, ovvero, si fa pagare profumatamente dai cittadini baresi anche con i proventi della gestione dei parcheggi cittadini affidati ad Amtab, un “servizio” del genere».