Non solo i disagi legati a un piano della mobilità rivelatosi poco risolutivo. I residenti e gli esercenti del borgo antico bocciano anche il piano “monco” messo in campo dal Comune per il conferimento dei rifiuti nei giorni della sagra di San Nicola. Pochi e piccoli bidoni, sistemati nel perimetro dei festeggiamenti, rivelatisi inefficienti, consentendo, di riflesso, che i tanti visitatori abbandonassero i propri rifiuti nei luoghi più iconici della città.
E se «la Bari da televisione» piace sempre di più, quella autentica, fatta di «abitanti e commercianti», come spiega Gianni del Mastro titolare de “L’Osteria del Borgo Antico” è pronta a presentare il conto salato di questi giorni.
Il primo punto per comprendere la frattura tra la città da fiction e quella autentica è relativo alle soluzioni prese per fronteggiare le sfide della viabilità, drasticamente modificata dagli appuntamenti degli ultimi venti giorni. «Abbiamo chiesto di implementare la campagna di comunicazione per l’uso dei park and ride – spiega Del Mastro – ma non ci hanno dato ascolto. Così, i ristoratori di Bari Vecchia hanno ricevuto decine di disdette, perché nell’hinterland si è diffusa la notizia del caos viabilità». Racconta Del Mastro che alcuni clienti «si sono tirati indietro anche alle 13, alle 13.30, senza darci la possibilità di occupare quei posti» e tutto questo perché «non sono riusciti a trovare parcheggi dopo interminabili ricerche durate anche ore». Disagi notevoli che hanno portato «a un sensibile calo degli incassi», ma che hanno anche rischiato di far rimanere gli esercenti «privi di approvvigionamenti».
A dire di Del Mastro, l’ingresso dei rifornitori per i locali di Bari Vecchia sarebbe stato fortemente limitato non solo dai divieti al traffico, ma anche dalla Ztl. «Per settimane abbiamo cercato di fare da soli, aspettandoci che il Comune ci concedesse deroghe per le operazioni di carico-scarico – ribadisce Del Mastro – Inutile a dirsi: non è accaduto. Le soluzioni andavano trovate insieme, e potevano essere varie, dai taxi collettivi, all’aumento del Tpl, fino all’implementazione delle navette. Ma Palazzo di Città ha scelto tutto in autonomia, senza coinvolgere residenti e commercianti».
Altra criticità. Se il food è il grande protagonista dei festeggiamenti di quest’anno, grazie ai venditori ambulanti sul lungomare e al Villaggio del Gusto in largo Giannella, non ci sono bidoni per la spazzatura sufficienti per rispondere all’aumento dei rifiuti che questo genere di commercio crea. «Le strade, le piazze, i vicoli di Bari Vecchia sono pieni di rifiuti, di cartacce, di bottigliette e vetri di birra – denuncia Del Mastro – e se l’inciviltà fa la sua parte, il Comune è complice». All’interno del perimetro dei festeggiamenti «ci sono sì e no una decina di punti per conferire i rifiuti – sottolinea il ristoratore – troppo piccoli, per giunta. E questo non fa altro che spingere verso l’abbandono selvaggio». Per Del Mastro «occorrerebbero maggiori controlli, più cestini per il conferimento e anche una cartellonistica che faccia da deterrente al fenomeno».
«Guardando all’anno prossimo – conclude Del Mastro – mi aspetto che il Comune ci coinvolga, in un programma risolutivo la cui stesura inizi almeno due mesi prima».