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La raccolta del mango apre la stagione dei tropicali in Puglia. Coltivazioni triplicate dai cambiamenti del clima

Con il via alla raccolta del mango, si apre la stagione dei tropicali. «In Puglia spinti dai cambiamenti climatici le coltivazioni di banane, avocado e mango nel giro di cinque anni sono praticamente triplicate, passando da poche decine a oltre 500 ettari». È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti nell’evidenziare gli effetti dell’innalzamento delle temperature e…

Con il via alla raccolta del mango, si apre la stagione dei tropicali. «In Puglia spinti dai cambiamenti climatici le coltivazioni di banane, avocado e mango nel giro di cinque anni sono praticamente triplicate, passando da poche decine a oltre 500 ettari». È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti nell’evidenziare gli effetti dell’innalzamento delle temperature e della maggiore intensità delle precipitazioni.

In Puglia i tropicali sono ormai una realtà consolidata, spinta dagli effetti della siccità con una impennata delle coltivazioni di avocado, mango e bacche di Goji Made in Puglia insieme a tante altre produzioni esotiche come le bacche di aronia, le banane e il lime.

«A Castellaneta – spiega Coldiretti – sono state piantumate altre 32mila piante di avocado, mentre in Salento si stimano 100mila piante di avocado e 8mila piante di mango e altrettante piante di lime, mentre fanno capolino timidamente le coltivazioni di banane 100% made in Puglia». 

Un risultato che è il frutto della tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020 mentre anche il 2023 si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica che lo classifica al terzo  posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi.

«Il tutto grazie soprattutto all’impegno di giovani agricoltori che – continua Coldiretti Puglia – hanno scelto questo tipo di coltivazione, spesso recuperando e rivitalizzando terreni abbandonati proprio a causa dei mutamenti climatici e in precedenza destinati alla produzione di arance e limoni».

Quello delle piante tropicali Made in Italy è un fenomeno destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima.

«Secondo lo studio del National Centers for Environmental Information – conclude Coldiretti – i cambiamenti nelle temperature hanno portato il 2022 a piazzarsi al sesto posto della classifica degli anni più caldi della storia, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani che si è alzata di ben 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. In particolare la prima metà dell’anno ha visto temperature superiori alla media su gran parte del pianeta, con insoliti valori negli oceani Pacifico e Nord Atlantico».

Il fenomeno degli alberi esotici Made in Italy, spinto dall’impegno di tanti giovani agricoltori, è un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole italiane nell’affrontare in maniera costruttiva i cambiamenti climatici nonostante le difficoltà e i danni causati da eventi meteo sempre più estremi che negli ultimi dieci anni hanno provocato oltre 14miliardi di euro di danni al nostro sistema agroalimentare, conclude Coldiretti.

I TROPICALI MADE IN ITALY

FRUTTOCOSA E’DA DOVE ARRIVA
AvocadoSimile a una pera, usato per salsa guacamoleCentro America
MangoDi sapore dolce e succoso
ricorda la pesca
Asia meridionale,
Australia
BananaE’ il frutto esotico più conosciutoAsia meridionale, Sudamerica, Africa
Papayaa metà strada tra una albicocca e un meloneSudamerica, America centrale, Asia
Frutto della passioneProfumo intenso, sapore dolce aciduloSudamerica, Asia
Zapote neroRicorda nella forma il cachi e nel sapore il cioccolatoAmerica centrale, Asia
AnnonaRicco di zuccheri, dal sapore acidulo-dolciastroAmerica centrale, Sudamerica
LitchiPiccolo frutto,
ricorda l’uva moscato
Asia
FeijoaHa le dimensioni di una piccola prugnaAmerica Latina
CasimiroaHa un sapore che ricorda quello della pescaMessico
LitchiPiccolo frutto,
ricorda l’uva moscato
Asia
GuavaDal sapore acidulo, ricca di vitamina cAmerica Centrale
LoganDalla polpa dolce e succosa con retrogusto leggermente aciduloAsia
Carambola Il sapore ricorda quello del ribes e degli agrumi, con un profumo molto intensoAsia

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