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La Puglia guarda al futuro: l’intelligenza artificiale arriva negli uffici della Regione

Guidare le scelte politiche elaborando tesi e dati, eseguire compiti d’ufficio basilari recuperando forza lavoro, fornire assistenti virtuali ai cittadini per il disbrigo di pratiche o per ricevere informazioni. Sono alcuni dei compiti che presto l’intelligenza artificiale svolgerà negli uffici della regione Puglia. Una rivoluzione annunciata che cambierà l’approccio dei dipendenti e degli utenti all’ente…

Guidare le scelte politiche elaborando tesi e dati, eseguire compiti d’ufficio basilari recuperando forza lavoro, fornire assistenti virtuali ai cittadini per il disbrigo di pratiche o per ricevere informazioni.

Sono alcuni dei compiti che presto l’intelligenza artificiale svolgerà negli uffici della regione Puglia. Una rivoluzione annunciata che cambierà l’approccio dei dipendenti e degli utenti all’ente regionale proiettandolo nell’era digitale.

La sperimentazione del nuovo approccio è stata affidata al nuovo centro di coordinamento per l’intelligenza artificiale istituito alla regione Puglia. Un organismo formato da 11 componenti, tutti ingaggiati a costo zero, a capo del quale ci sarà il dottor Mino Elefante, responsabile regionale per la transizione digitale.

Entro fine anno è prevista la creazione e l’insediamento con la prima riunione operativa. All’interno troveranno spazio esperti delle università pugliesi e dell’agenzia italiana per il digitale. Sono previste collaborazioni con le agenzie partecipate regionali come Arti, per l’innovazione, Arpal, per il lavoro, Asset per le progettazioni o Pugliaromozione per il Turismo.

Il centro studierà l’uso del cervello artificiale in vari ambiti, ad esempio per bloccare truffe e reati contro la pubblica amministrazione, ma anche attacchi hacker o attività illegali insieme al potenziamento dei computer e della rete informatica interna, ma anche le piattaforme regionali dedicate al Sit, per il territorio, o alla sanità con Edotto.

L’intelligenza artificiale consentirà di rinnovare il parco tecnologico con computer sempre più potenti e performanti, dotati di una enorme potenza di calcolo che potranno sviluppare l’automazione avviando un profondo percorso di trasformazione tecnologica, con ricadute positive sull’aumento della produttività e la riduzione dei divari.

Il tutto assicurando, però, linee guida ad hoc per l’uso del nuovo strumento valutando con attenzione le implicazioni etiche, normative, tecnologiche e l’impatto che un simile stravolgimento porterà nella vita della regione Puglia. Da qui l’importanza di riflettere su opportunità e rischi della nuova sfida con la necessità di un unico sistema normativo e regolamentare che garantisca l’utilizzo sicuro, responsabile e trasparente di tale tecnologia, evitando i pregiudizi, ma rispettando i diritti di tutti, a partire dalla opportuna comprensione di tali dinamiche e di una adeguata formazione.

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