L’arrivo della Geo Barents, la nave di soccorso di Medici senza frontiere, è previsto nelle prime ore della mattinata di domani. A bordo 602 migranti, soccorsi mentre viaggiavano sovraffollate a bordo di un motopeschereccio in pericolo al largo delle coste siciliane, durante un’operazione durata circa 3 ore. Tra loro, fanno sapere da Medici senza frontiere, ci sarebbero anche 151 minori e 11 donne, tutti partiti negli scorsi giorni dalla Libia.
Sarà il terzo sbarco nel capoluogo pugliese dallo scorso dicembre: sono approdate nel porto di Bari la Hmunaity 1 della ong Sos Humanity che aveva portato in salvo oltre 200 persone e, lo scorso aprile di nuovo la Geo Barents, con a bordo altri 26 migranti, salvati sempre a largo delle acque libiche. Intanto la macchina dei soccorsi si è nuovamente messa in moto per accogliere i migranti. In mattinata ci sarà un vertice in Prefettura, per il coordinamento delle autorità sanitarie e di polizia con la protezione civile e l’assessorato al Welfare del Comune di Bari. Anche in questa occasione l’assessorato, dopo essere stato pre-allarmato dalle autorità che hanno assegnato Bari come porto sicuro di approdo alla Geo Barents, ha avviato le diverse procedure atte a garantire la rete di assistenza ai profughi e migranti durante la durata delle operazioni di sbarco che potrebbero andare avanti per tutta la giornata. È stata innanzitutto predisposta l’equipe dei mediatori interculturali, il pronto intervento sociale (Pis), le unità di strada per offrire assistenza ai profughi e l’accompagnamento a quelli maggiormente vulnerabili, e soprattutto l’accoglienza ai minori che viaggiano soli e che hanno un’età inferiore ai quattordici anni.
«Inoltre stiamo avviando in rete con la Caritas – spiega l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – che lavorerà in rete con assessorato per la raccolta straordinaria di scarpe estive e ciabatte: si potranno donare infradito, ciabatte, scarpe da fornire ai profughi durante lo sbarco». Sono state pre allarmate anche le altre strutture Welfare come la Casa delle bambine e dei bambini nel caso di necessità legate a bambini e donne, il cui numero preciso verrà confermato dalle autorità nelle prossime ore. La sede della raccolta di indumenti e scarpe è stata individuata nel centro di accoglienza per senza fissa dimora “Don Giuseppe Diana”, dove sarà possibile recarsi fino alle 12 di oggi.