Le tre giornate dedicate ai seminari, che si terranno nelle ore pomeridiane, sono promossi dalla Cattedra Jean Monnet, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti e l’EIB/BEI Istitute e con la partecipazione di cinque dipartimenti dell’Università degli Studi di Bari (Dirium, Economia e Finanza, Giurisprudenza, Scienze Politiche e Jonico).
«L’iniziativa – sottolinea il prof. Carlo Spagnolo, titolare della Cattedra Jean Monnet dell’Università di Bari – intende approfondire il ruolo della Banca europea per gli investimenti nello sviluppo del Mezzogiorno e nella definizione della sua collocazione internazionale, all’interno del programma NextGenerationEU (NGEU) dell’Unione Europea».
Il tema è affrontato da diverse prospettive. Si va dall’analisi dell’evoluzione storica dell’intervento della BEI in Italia meridionale, agli obiettivi attualmente perseguiti dalla Banca nelle regioni del Mezzogiorno, fino al funzionamento dei suoi meccanismi di finanziamento.
In occasione di alcune giornate il focus cadrà su argomenti di stringente attualità, come ad esempio il caso del progetto di Alta Velocità Bari-Napoli e le ricadute concrete che il Green Deal europeo potrà avere nel Sud Italia. Nel prossimo quinquennio, infatti, la BEI si configurerà pienamente come una “Banca del clima”, per supportare solo investimenti che rispettano determinati criteri ambientali e sostenere l’obiettivo di azzerare le emissioni inquinanti entro il 2050. Si tratta, dunque, di una svolta dinanzi alla quale il Mezzogiorno dovrà farsi trovare preparato.