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Imprese, donne frenate da burocrazia (56%) e paura di fallire (35%)

(Adnkronos) - La burocrazia e la paura di fallire frenano l'imprenditoria femminile per questo serve un cambio di mindset supportato dalla tecnologia. Secondo l'Osservatorio Women in Business di SumUp a frenare le imprenditrici italiane è soprattutto la burocrazia (56,4%) ma anche la paura di fallire (35%) è un tema. Insomma, in termini di parità di…

(Adnkronos) – La burocrazia e la paura di fallire frenano l’imprenditoria femminile per questo serve un cambio di mindset supportato dalla tecnologia. Secondo l’Osservatorio Women in Business di SumUp a frenare le imprenditrici italiane è soprattutto la burocrazia (56,4%) ma anche la paura di fallire (35%) è un tema. Insomma, in termini di parità di genere in campo imprenditoriale, l’Italia si conferma ancora un passo indietro rispetto agli altri Paesi europei: secondo i dati ufficiali di Unioncamere a fine settembre 2022 le aziende femminili erano infatti più di 1 milione 342 mila, rappresentando il 22,18% dell’imprenditoria italiana, mentre negli altri paesi dell’Ue la percentuale media è intorno al 32%. 

L’Osservatorio Women in Business condotto dalla fintech SumUp conferma così uno scenario imprenditoriale europeo non sempre bilanciato tra generi. La ricerca ha voluto individuare come vivono l’imprenditorialità le donne, quali sono gli strumenti abilitanti e gli ostacoli da rimuovere per la crescita femminile nel mondo manageriale. E inquesto perimetro è emerso che è la burocrazia l’ostacolo più grande per le imprenditrici italiane.  

Secondo l’Osservatorio di SumUp, motivano le imprenditrici italiane ad aprire un’attività soprattutto il desiderio di fare impresa (20,5%) e la possibilità di essere creative (21%), mentre nelle altre nazioni sono la voglia di autonomia professionale (54,5% in Francia) e personale (work-life balance al 37,7% in Uk) i principali fattori motivazione.  

Lo studio dell’Osservatorio di SumUp rileva inoltre che le imprenditrici italiane mostrano di avere obiettivi molto chiari: tra le priorità hanno la ricerca del work life balance (47,5%) e l’espansione della propria attività nel 44,8% dei casi, rispetto ad esempio al 20,1% delle inglesi. Ma spesso la scarsa fiducia in sé stesse rallenta il percorso delle imprenditrici del Bel Paese. Dall’analisi condotta da SumUp emerge infatti tra le imprenditrici italiane un mindset non positivo oltre a un evidente senso di inadeguatezza.  

Anche se solo il 13,5% delle imprenditrici indica stereotipi e pregiudizi di genere come un ostacolo alla propria affermazione, è necessario secondo gli analisti un cambio di mindset nelle donne perché abbiano maggiore fiducia in loro stesse: nel 35,7% dei casi ammettono infatti di essere frenate dalla paura di fallire e oltre 4 donne su 10 percepiscono di avere più difficoltà a far crescere un’impresa rispetto agli uomini.  

Una visione, questa, che altrove è percepita in misura minore (18% in Francia, 29,4% in Uk, 29,5% in Germania) e che nel 54,8% dei casi non è condivisa dai colleghi imprenditori in Italia. Un cambio di mentalità che, guardando i dati, potrebbe essere già in corso: il 38% delle imprenditrici tende ad avere una forza lavoro composta tra il 75 e il 100% da donne, con l’obiettivo di contribuire all’empowerment femminile. 

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