Il mondo dell’agricoltura è ancora oggi un mestiere decisamente molto impegnativo.
Per poterlo svolgere adeguatamente, oltre ad avere la giusta dedizione e una sana passione, è indispensabile attrezzarsi al meglio, mantenendosi sempre costantemente al passo con i tempi.
Tra le eccellenze italiane del settore rientra sicuramente l’azienda “Vigolo”, con sede ad Alonte (Vicenza), in via dell’Industria 27/A (tel: 04444436247 – e-mail: info@vigolo.com) che annovera numerosi clienti sia in Italia che all’estero. Compresi naturalmente quelli delle Regioni Puglia e Basilicata, dove spesso si è rivelata e si rivela tuttora un prezioso punto di riferimento per gli acquirenti di turno. Sin dai tempi del suo fondatore, Luigi Vigolo, che ha dato vita a questa prestigiosa azienda di famiglia che ancora oggi, che è capitanata dal figlio, il Flavio Vigolo, grazie al suo sapiente connubio tra la genialità artigiana e la modernità industriale, continua decisamente a farsi apprezzare dalla sua clientela. Per merito anche di una variegata produzione, che si è estesa negli anni sino a realizzare, tra le altre cose, erpici rotanti (sia fissi che pieghevoli), trinciastocchi, trinciasarmenti, trivelle e ripuntatori.
A parlarci di questa collaudata azienda è Alessandro Perin, tecnico commerciale della stessa, con cui abbiamo voluto scambiare qualche parola in merito.
Dal 1963 ad oggi. Quanto è cambiato in questi anni il mondo delle macchine agricole?
«Molto, direi. Perché nel corso degli anni l’attrezzatura è stata migliorata ed industrializzata ed anche rivista sulla base dell’evoluzione dei trattori. Basti solo dire che negli anni 60-70’ il massimo dei trattori erano 100/120 hp, mentre oggi arrivano a 500 hp».
Vi occupate anche di progettazione 3D. La tecnologia si è rivelata una alleata nella produzione di macchine agricole?
«Ritengo proprio di si. Non a caso disponiamo di sei stazioni di lavoro di progettazione e di industrializzazione con il CAD 3D. La tecnologia ha sicuramente velocizzato negli ultimi anni processi di progettazione e di prototipazione delle nuove macchine».
Quale è il segreto di un’azienda come la vostra, che resiste così tanto nel tempo nonostante la forte concorrenza?
«Credo sia più di uno, a dire il vero. Sicuramente annovererei il voler costruire in modo robusto, perché il prodotto naturalmente deve poi durare nel tempo. Oppure l’impegnarsi a creare un giusto lavoro di squadra in tutti i livelli dell’azienda e anche con i fornitori esterni. Senza tralasciare l’importanza dell’innovare e dell’investire in modo armonico nel tempo».
In ambito di ricerca e di innovazione cos’altro potrebbe essere ancora creato di nuovo in questo specifico campo?
«Mi viene da pensare, per esempio, all’utilizzo di motori elettrici o di componenti elettronici nella meccanica agricola, o all’utilizzo dei materiali speciali alto resistenziali al posto di quelli tradizionali».
Voi siete presenti anche nelle fiere del settore. Ma vendete anche ai privati?
«Tradizionalmente partecipiamo alle varie fiere nazionali e internazionali. È chiaro però che, dove non c’è un nostro concessionario, vendiamo poi direttamente anche ai privati, se interessati ai nostri prodotti».
In conclusione, quale è il riconoscimento più gratificante che avete ricevuto in tutti questi anni?
«Il riconoscimento avviene pressoché quotidianamente, quando i clienti utilizzatori vengono a prendere o ad ordinare i ricambi delle attrezzature e ci rivolgono i loro complimenti per la durata dei nostri prodotti. Lì sì che ci sentiamo davvero orgogliosi di quel che abbiamo realizzato».