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Immobili: Roma al palo, investimenti di Milano sono il triplo

(Adnkronos) - Milano è da tempo la città italiana di gran lunga più attrattiva per gli investitori immobiliari istituzionali – in prevalenza stranieri - seguita a distanza da Roma. Su circa 12 miliardi di euro di operazioni in un anno (2022) la quota milanese supera normalmente il 40 % mentre quella romana si aggira attualmente…

(Adnkronos) – Milano è da tempo la città italiana di gran lunga più attrattiva per gli investitori immobiliari istituzionali – in prevalenza stranieri – seguita a distanza da Roma. Su circa 12 miliardi di euro di operazioni in un anno (2022) la quota milanese supera normalmente il 40 % mentre quella romana si aggira attualmente attorno al 13%. Tuttavia, le prospettive per la rigenerazione del patrimonio immobiliare di Roma sono positive. La generale valutazione degli operatori immobiliari infatti è che Milano ormai abbia raggiunto alti livelli di saturazione immobiliare per cui l’attenzione degli investitori oggi è rivolta a Roma dove la riserva di immobili ed aree da riqualificare è ben più ampia e dove, oltre al ciclo dei prezzi e del mercato favorevole, sono in corso principalmente, grazie anche al Pnrr, una vasta gamma di programmi di rigenerazione. Questa è la fotografia scattata da Gualtiero Tamburini (Senior Advisor di Nomisma) sul contesto economico della rigenerazione urbana, tema del convegno di oggi organizzato, da Aspesi Roma, nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio in via De’ Burrò 147. Con questi numeri l’Associazione Nazionale tra le Società di Promozione e Sviluppo Immobiliare si apre al confronto con le istituzioni.  

Il dibattito, dalle 10 alle 13, seguirà due filoni tematici: uno approfondirà la questione del riutilizzo di edifici pubblici e privati in stato di abbandono e l’altro entrerà nel vivo del quadro delle leggi che regolano il settore a Roma. Su quest’ultimo punto il confronto sarà sulle disposizioni normative per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio (Legge Regionale n. 7/2017) e sullo stato di avanzamento del Piano Regolatore Generale del 2008 anche alla luce della recente approvazione, da parte della giunta capitolina, delle norme tecniche di attuazione relative al Piano stesso. L’evento vedrà la partecipazione di numerosi imprenditori, progettisti, fondi immobiliari da un lato e dall’altro importanti esponenti politici del Comune e della Regione come il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, la Presidente della X Commissione Urbanistica, Politiche Abitative e Rifiuti della Regione Lazio, Laura Corrotti, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio Veloccia e l’assessore al Patrimonio del Comune di Roma, Tobia Zevi. Tra i relatori del settore immobiliare invece interverranno il Consigliere ai Rapporti con la Pubblica Amministrazione dell’Ordine degli Architetti di Roma, Lorenzo Busnengo, il Presidente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, Ruggero Giannini e l’Amministratore Delegato di Europa Gestioni Immobiliari, Alberto Panfilo. Parteciperanno anche gli onorevoli Luciano Ciocchetti, Maurizio Gasparri e Roberto Morassut. 

Questo incontro, sottolinea il presidente di Aspesi Roma Paolo Buzzetti, “nasce dalla volontà di fare un’analisi congiunta e propositiva dello stato dell’arte dei lavori di riqualificazione urbana e metropolitana di Roma partendo da un report sul patrimonio edilizio già esistente e purtroppo inutilizzato per il quale, tramite il Laboratorio Permanente per Roma, sono già stati presentati progetti di recupero delle aree e degli edifici in disuso con l’obiettivo di contribuire attivamente al suo riammodernamento e alla sua ri-destinazione”. Un’operazione ad ampio raggio, spiega, “che vede la partecipazione di tutte le parti sociali direttamente e indirettamente coinvolte, ma che non può che essere guidata dal mondo immobiliare e dalle istituzioni, a cui chiediamo un assist immediato ed efficace per il rilancio della Capitale, ormai non più procrastinabile. A due anni dal Giubileo del 2025 e a 7 anni da Expo 2030, serve uno snellimento delle procedure legislative al fine di garantire nei giusti tempi, l’attuazione degli interventi necessari per poter non solo ospitare eventi di portata internazionale, ma per rendere vivibile la città anche ai suoi cittadini residenti”. 

 

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