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I Negramaro a Sanremo: «”Ricominciamo tutto” è un invito a tornare a guardare le cose con meraviglia»

«Torniamo a Sanremo con un pezzo interstellar, che si muove un po' avanti e un po' indietro nel tempo, come il film di Nolan. "Ricominciamo tutto" non presuppone una crisi o un malessere, anzi è un pezzo pieno di speranza, è un imperativo pieno di positività». Così Giuliano Sangiorgi parla del ritorno dei Negramaro in…

«Torniamo a Sanremo con un pezzo interstellar, che si muove un po’ avanti e un po’ indietro nel tempo, come il film di Nolan. “Ricominciamo tutto” non presuppone una crisi o un malessere, anzi è un pezzo pieno di speranza, è un imperativo pieno di positività». Così Giuliano Sangiorgi parla del ritorno dei Negramaro in gara al festival, dopo la partecipazione del 2005 tra le Nuove Proposte e due partecipazioni da superospiti nel 2018 e nel 2021.

«La risposta della nostra partecipazione è proprio nel brano, “Ricominciamo tutto” – aggiunge Sangiorgi – dovrebbe essere un mantra quotidiano. Noi come band lo facciamo ogni volta che esce un disco, ogni volta che entriamo in sala prove, lo faccio io con la mia compagna e mia figlia, lo faccio nei miei rapporti personali ed interpersonali. C’è bisogno di considerare ogni volta un restart. Sanremo in questo senso, grazie al lavoro di Amadeus, prima di Baglioni ma soprattutto di Amadeus negli ultimi anni, si è liberato di molti pregiudizi. I pregiudizi che avevano gli artisti come la stampa. È stato fatto un lavoro perfetto intorno alla canzone e alla contemporaneità della musica italiana».

Nel dna di “Ricominciamo Tutto”, dice ancora Giuliano Sangiorgi, «c’è la volontà di azzerare questi pregiudizi. Forse per tanto tempo abbiamo presunto di conoscere Sanremo fino in fondo ma il lavoro degli ultimi anni ci ha liberato da questa prigione. È come dice Amadeus: non c’è la gara, sono tutti superospiti».

La partecipazione in gara al festival arriva nel solco delle celebrazioni del ventennale della band salentina, iniziate lo scorso anno (il primo album della band risale 2003) ad agosto con il megalive a Galatina, nella loro Puglia, e che proseguiranno con il tour negli stadi della prossima estate che li vedrà esibirsi il 15 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, il 18 giugno al Blueenergy Stadium Stadio Friuli di Udine, il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano, il 3 luglio allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina e il 6 luglio allo Stadio San Nicola di Bari.

«Per il fatto di aver vissuto insieme dei momenti bellissimi prima ancora che per le celebrazioni dei 20 anni dei Negramaro insieme, ci sembrava il momento di fare un restart partendo dagli stadi. E quindi anche Sanremo ci sembrava fisiologicamente la tappa necessaria», aggiunge Sangiorgi.

“Ricominciamo tutto”, scritto da Giuliano Sangiorgi, «è una canzone nata in cima a una montagna, a Roccaraso, di fronte a un manto di neve immacolato, dove vedevo mia figlia correre: un momento di grande felicità che mi ha fatto pensare che bisogna tornare a guardare il mondo con meraviglia ed un entusiasmo rinnovato».

È una ballad rock ad alto tasso emotivo che a Sanremo con l’orchestra live prenderà ancora più fascino e potenza e sicuramente permetterà a Giuliano di “giocare” con il suo inconfondibile stile vocale. A dirigere l’orchestra sul palco dell’Ariston ci sarà Davide Rossi, il musicista e produttore italiano più volte vincitore ai Grammy Awards che in carriera ha collaborato con i più grandi nomi del panorama internazionale come Coldplay, Ed Sheeran, U2, Depeche Mode, Kanye West, Frank Ocean, The Verve e molti altri e che è l’arrangiatore del brano dei Negramaro.

Sulla serata cover, Giuliano non può dire molto ma concedere un indizio molto importante: «Sarà un brano italiano e lo spoiler è già nel brano». E il pensiero va immediatamente alla citazione de “La Canzone del Sole” di Lucio Battisti contenuta in “Ricominciamo tutto”. Infine, del mondo dei social, «dove tutto si risolve con pollice in alto e pollice in basso», Sangiorgi non ha grande considerazione: «è il nuovo Medioevo», dice. E d’altronde “Ricominciamo tutto” vuole essere «un antidoto contro il cinismo dei nostri giorni».

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