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Giochi del Mediterraneo, i convocati disertano l’audizione Scoppia la bufera

Il Comitato organizzatore è paralizzato, Regione Puglia e Governo non trovano l’accordo sulla nuova governance e il commissario straordinario non può presentare il masterplan dei lavori. Risultato: i Giochi del Mediterraneo di Taranto sono sempre più a rischio. E in tutto ciò la seduta della seconda Commissione regionale, fissata proprio per fare chiarezza sull’organizzazione del…

Il Comitato organizzatore è paralizzato, Regione Puglia e Governo non trovano l’accordo sulla nuova governance e il commissario straordinario non può presentare il masterplan dei lavori. Risultato: i Giochi del Mediterraneo di Taranto sono sempre più a rischio. E in tutto ciò la seduta della seconda Commissione regionale, fissata proprio per fare chiarezza sull’organizzazione del grande evento sportivo, va deserta con un inevitabile strascico di polemiche.

Nelle intenzioni di Marco Galante, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale che aveva chiesto la convocazione della seconda Commissione, quella di ieri doveva essere la chance per fare chiarezza sull’organizzazione di Taranto 2026. Invece tutti i convocati hanno dato forfait. Massimo Ferrarese era assente giustificato: la convocazione gli era stata recapita a un indirizzo di posta elettronica sbagliato. Contattato da Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, il commissario straordinario dei Giochi del Mediterraneo ha dato piena disponibilità a essere ascoltato in Commissione nel corso della seduta già fissata per il prossimo 15 novembre. Il presidente pugliese del Coni, Angelo Giliberto, ha invece giustificato la propria assenza con altri impegni istituzionali.

Discorso diverso per il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e per il numero uno dell’Asset e direttore generale del Comitato organizzatore dei Giochi, Elio Sannicandro, che avrebbero disertato l’audizione in Commissione senza nemmeno giustificarsi. «Mentre sull’indirizzo di Ferrarese si è verificato un disguido – sottolinea Perrini – gli altri erano esatti, ma Melucci e Sannicandro non si sono presentati a un incontro giustamente chiesto dal collega Galante per ascoltare tutti i protagonisti, capire cosa sta succedendo e quali soluzioni si intendono trovare per Taranto 2026».

Polemico anche lo stesso Galante che aveva chiesto la convocazione della Commissione: «Abbiamo letto dalle agenzie che il presidente Melucci era impegnato per una conferenza a Bruxelles, ma avrebbe potuto chiedere di spostare la data dell’audizione. Dispiace aver perso questa occasione di confronto, soprattutto per i tarantini che ogni giorno leggono notizie non rassicuranti sullo svolgimento dei Giochi di Taranto».

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