A introdurre nel pathos suggestivo della settimana santa intenditori della buona musica e amanti delle tradizioni, nella “Perla dello Ionio” ci ha pensato mercoledì 13 aprile, con il Concerto della Settimana Santa – “La Passione di Cristo”, l’Orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Gallipoli”, che si è esibita nella splendida cornice dello storico teatro “Tito Schipa” restituito di recente alla sua originaria bellezza dopo 4 anni di chiusura ed altrettanti importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento a cura del neodirettore Achille Maggino.
Presieduta da Vincenzo Spada e dal maestro Alessandro Manzolelli, l’orchestra si è imposta già da anni all’attenzione del pubblico non solo pugliese: composta da 40 elementi, quasi tutti docenti di Conservatorio, e dal soprano drammatico Antonella Alemanno, vanta infatti importanti esperienze in Italia e anche all’estero.
C’era grande attesa in città per la loro esibizione, specie poi dopo gli oltre due anni di chiusura a causa della pandemia: e l’esibizione (di cui forniamo ampia prova ai nostri lettori) non ha deluso le aspettative del pubblico presente in sala, che ha infatti dimostrato di gradire l’ampio repertorio di inni e marce di autori locali e nazionali, applaudendo anche a scena aperta.
L’Orchestra, che come detto è una realtà consolidata, propone altresì anche la scuola di musica “Santa Cecilia”, dove valenti maestri svolgono corsi per tutti gli strumenti, propedeutica e informatica musicale. Il Maestro Alessandro Manzolelli, musicista, direttore, compositore e docente presso la scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale di Maglie ha donato la sua prima Marcia “A Maria SS. Desolata nel 2001 appena diciottenne. È legato da una profonda devozione alla Vergine Desolata: per “lei” infatti ha anche composto e dedicato altre sue composizioni, tutte donate e di esclusiva proprietà della confraternita di Santa Maria della Purità. Diplomatosi in Clarinetto presso il conservatorio Tito Schipa, si è poi laureato, sempre a Lecce, in Discipline musicali con il massimo dei voti e lode: ha poi conseguito pure il master accademico di I livello in formazione dei ruoli professionali per l’Orchestra di fiati.
Successivamente ha pure conseguito il Diploma Accademico di II livello in Didattica Strumentale con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli. E, cosa non da poco, è legato al soprano Antonella Alemanno, oltre che dalla passione per la musica, anche dal sacro vincolo del matrimonio. Antonella Alemanno ha conseguito il diploma accademico in Canto Rinascimentale e Barocco con il massimo dei voti e lode presso il conservatorio di Lecce e il Diploma Accademico di II livello in Canto, sempre a Lecce, con il massimo dei voti, la lode e la menzione.