A partire dalle 17 presso i locali della Camera del Lavoro a Foggia si svolgerà un’assemblea pubblica organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, in particolare le loro sezioni metalmeccaniche, e i dipendenti della G&W electric licenziati dall’azienda americana. Le maestranze della storica azienda che ha i suoi stabilimenti in zona industriale hanno dato vita a un comitato promotore per battere “ogni possibile strada” affinché l’industria che produce quadri elettrici possa tornare in funzione, anche con una riconversione che guardi alle nuove tecnologie.
Al comitato hanno aderito molti rappresentanti istituzionali tra cui la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, il vice presidente della Regione, Raffaele Piemontese, parlamentari, consiglieri regionali e comunali. Forte è l’appello dei sindacalisti e dei lavoratori che per molti mesi fino all’estate scorsa hanno lottato affinché il management dell’azienda evitasse di sbarrare i cancelli. Nei mesi passati, dopo che G&W aveva annunciato di voler dismettere l’impianto di Foggia, numerose sono state le iniziative dei sindacati e anche della politica per tentare di battere strade che evitassero la chiusura.
A tutti i tavoli, soprattutto a quello regionale, dove l’assessore Piemontese aveva offerto un sostegno economico da parte dell’esecutivo territoriale, i vertici dell’azienda hanno sempre risposto in modo inequivocabile, persino durante le convocazioni ai ministeri del lavoro e delle imprese. Ovviamente, dopo mesi di serrata, alcuni degli originari 114 dipendenti hanno preso altre strade come il sindacalista della Cisl ed ex portavoce degli operai, Mosè Renzullo, che ha scelto un altro impiego: «da luglio lavoro fuori Foggia, dopo aver lasciato la mia ex azienda».
Adesso, i suoi ex colleghi ci riprovano e mobilitano il territorio sperando si possa «attivare un piano di reindustrializzazione del sito con un piano industriale stilato di concerto con il Ministero, la Regione e altre istituzioni che possa portare all’assorbimento in termini di assunzioni di tutto il bacino delle lavoratrici e dei lavoratori” e soprattutto di poter far rivivere un impianto storico della zona industriale a sud di Foggia che risale agli anni Ottanta del secolo scorso quando aprì una filiale la multinazionale romagnola Tozzi, specializzatasi sempre di più in energie alternative, in particolare l’eolico, che proprio in quegli anni, iniziava a espandersi in Capitanata con la costruzione di numerosi parchi per catturare l’energia del vento».