(Adnkronos) – Torna il progetto ‘Acqua nelle nostre mani’, l’iniziativa di Finish, con il supporto di Future Food Institute, che sfida la siccità e che mette l’acqua e la sua tutela al centro di tutte le attività, rappresentando il proprio impegno attraverso interventi concreti sul territorio. In occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, che si celebra ogni anno il 17 giugno, Finish mostra come gli interventi mirati possono fare la differenza e quest’anno arriva in Puglia per contrastare la desertificazione.
“Con il nostro progetto da anni vogliamo intervenire sul territorio e quest’anno siamo in Puglia che è una delle regioni a più alto rischio desertificazione: il 57% del territorio, infatti, è a rischio. In questa regione andremo a convertire un terreno arido in un terreno agricolo attraverso la piantumazione di circa 500 alberi di ulivo nella provincia di Brindisi e questo lo facciamo grazie alla tecnologia che ha un ruolo fondamentale per contrastare lo spreco idrico” spiega all’Adnkronos, Luca Spadaro, responsabile progetto Finish ‘Acqua nelle nostre mani’
L’iniziativa, dunque, dopo le attività in Cilento nel 2020 e in Sicilia nel 2021, farà tappa quest’anno in Puglia a sostegno della piantumazione e della coltivazione dell’olivo, pianta fondamentale per il mantenimento del corretto equilibrio ambientale e barriera naturale contro la desertificazione. L’intervento, in corso di realizzazione, vedrà la piantumazione diretta di oltre 500 alberi resistenti al batterio della Xylella e un intervento di monitoraggio idrico delle coltivazioni su un totale di 500 ettari distribuiti nella provincia di Brindisi, che garantirà un risparmio annuale (considerate le 20 settimane di stagione estiva) di oltre 150 milioni di litri d’acqua.
A supporto di questo intervento ci sarà, pertanto, anche la tecnologia: strumento sempre più fondamentale per contribuire a ridurre lo stress a cui è sottoposta l’agricoltura nel nostro paese. In continuità con quanto fatto in passato, verrà installata l’innovativa tecnologia ‘Daiki’ di SmartIsland, startup siciliana selezionata nel 2021 nell’ambito di una Call for Startup dedicata, che sarà in grado di rilevare, fin dal momento della piantumazione, dati climatici e idrici utili a monitorare il fabbisogno idrico delle piante, oltre che a prevenirne le malattie. In particolare, il monitoraggio sarà reso possibile attraverso una serie di tecnologie di Data Analysis che hanno l’obiettivo di prelevare informazioni sullo stato di coltivazione della pianta, in modo da offrire il corretto fabbisogno idrico e generare di conseguenza un’attività di irrigazione controllata.
I dati raccolti dai robot di intelligenza artificiale non saranno solamente di natura visiva ma anche di carattere fisico e chimico, offrendo informazioni su possibili elementi avversi capaci di attaccare la pianta, oltre che fornire all’agricoltore feedback mirati sugli interventi necessari. I dati misurati vengono raccolti in tempo reale da specifiche centraline, connesse con system integration in grado di determinare specifici comportamenti, quali ad esempio l’apertura o la chiusura delle valvole e l’attuazione dei motori.
“In un contesto così delicato, anche le aziende possono dare il loro contributo: noi cerchiamo di impegnarci con interventi concreti e misurati. L’esempio della Puglia comporta un risparmio di 150 milioni di litri d’acqua, in Sicilia abbiamo risparmiato 100 milioni di litri d’acqua: questi sono esempi concreti che hanno un potenziale scalabile che speriamo possa essere replicabile in altri modelli” conclude Spadaro.