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Finanziere 51enne in servizio a Monopoli scomparso più di 4 anni fa, i giudici militari: «Non è un disertore»

Pietro Conversano, appuntato della Guardia di finanza scomparso il 13 febbraio 2019, non è un disertore. Lo ha stabilito il Gup presso il Tribunale militare di Napoli che, preso atto di quanto stabilito dalla recentissima riforma Cartabia e mancando la prova che l'imputato, difeso dall'avvocato Antonio La Scala, scomparso senza lasciare tracce ormai da più…

Pietro Conversano, appuntato della Guardia di finanza scomparso il 13 febbraio 2019, non è un disertore.

Lo ha stabilito il Gup presso il Tribunale militare di Napoli che, preso atto di quanto stabilito dalla recentissima riforma Cartabia e mancando la prova che l’imputato, difeso dall’avvocato Antonio La Scala, scomparso senza lasciare tracce ormai da più di 4 anni e mezzo e all’epoca dei fatti in servizio alla compagnia della Guardia di finanza di Monopoli, sia stato messo nelle condizioni di conoscere l’esistenza di un procedimento penale a suo carico, ha rinviato l’udienza al 20 dicembre al solo fine di emettere una sentenza di non doversi procedere per impossibilità ad instaurare correttamente il contraddittorio.

È emerso, infatti, che non è stato mai messo a conoscenza del fatto che a suo carico esista un’imputazione per diserzione, non avendo mai ricevuto alcuna notifica. Di conseguenza, l’originaria richiesta di rinvio a giudizio per il reato di diserzione aggravata, fatta dalla Procura militare di Napoli non potrà essere più esaminata dal tribunale militare, salvo che il militare venga rintracciato vivo. E questo comporterà per la polizia giudiziaria l’obbligo di rintraccio del militare per la notifica della sentenza.

L’altra imputazione di omessa presentazione in servizio è stata archiviata dal gip militare in precedenza.

Presenti in aula i familiari di Pietro Conversano i quali hanno espresso grande soddisfazione per aver chiuso almeno la vicenda penale senza che alcuna sentenza possa stabilire che il militare sia un disertore. Proprio la moglie di Pietro, la signora Katia ha dichiarato: «Una parte di un incubo che dura da più di 4 anni è finita; anche per i miei figli è importante sapere che nessuno potrà mai più dire che il padre sia un disertore; ora spero sempre che ci sia un nuovo input nelle ricerche per sapere finalmente cosa sia successo a Pietro».

Pietro Conversano, finanziere di 51 anni residente a Fasano, uscì di casa all’alba con la pistola di ordinanza, il tesserino e il cellulare che non accese mai. Disse alla moglie Caterina che sarebbe uscito per un turno di lavoro particolare, ma non è mai più rientrato.

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