Gianfranco Grandaliano, direttore generale dell’Agenzia regionale per i rifiuti (Ager) della Puglia, è stato condannato a un anno di reclusione per corruzione per l’esercizio della funzione.
A stabilirlo è stato il gup del tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi.
Per l’accusa Grandaliano, nel 2017, si sarebbe fatto pagare la festa di compleanno da un imprenditore, al quale poi, pochi giorni dopo, sarebbero stati affidati dei lavori.
La pm Chiara Giordano aveva chiesto per Grandaliano la condanna a 4 anni e 8 mesi per corruzione propria, ma il gup ha riqualificato il reato e ha inflitto una pena più lieve.
Il difensore del manager, Guglielmo Starace, aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Grandaliano è stato giudicato con il rito abbreviato.
Nella condanna a Gianfranco Grandaliano, il gup ha imposto anche la pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno e ha ordinato la confisca del profitto del reato.
Grandaliano ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato: con lui erano inizialmente imputati l’imprenditore Rocco Lombardi e il suo collaboratore Pietro Piemontese, che per la stessa vicenda sono a processo con rito ordinario.
I fatti contestati risalgono al 6 agosto 2017, in occasione del cinquantesimo compleanno del manager. Per la Procura, la festa che Grandaliano organizzò in un noto ristorante sul mare a Mola di Bari, dal costo totale di 2900 euro, sarebbe stata pagata direttamente da Lombardi. In cambio, l’imprenditore avrebbe ricevuto dal manager informazioni su un finanziamento da un milione di euro che l’Ager avrebbe stanziato, pochi giorni dopo la festa, per i lavori straordinari di pulizia e rimozione dei rifiuti accumulati sui cigli delle strade extraurbane di alcuni comuni pugliesi. In questo modo, avrebbe consentito all’azienda di Lombardi di presentare tempestivamente la documentazione per ottenere l’affidamento diretto per l’esecuzione dei lavori nel Comune di Cellamare per un totale di poco più di 21mila euro.
Tra gli atti su cui la Procura aveva formulato l’accusa ci sarebbero le due fatture da 900 e 2000 euro emesse dall’azienda di Lombardi nei confronti del ristorante in cui si è svolta la festa. Grandaliano, secondo il suo avvocato, credeva che l’evento fosse stato organizzato e pagato dalla moglie. Le motivazioni della condanna saranno depositate entro 90 giorni.
«C’è già il bando per selezionare il nuovo dg dell’Ager»
«Già in data 30 ottobre 2023 la Giunta regionale ha affidato ad interim, al dott. Angelo Pansini, direttore operativo dell’Agenzia Ager Puglia, l’incarico di direttore generale, fino alla nomina del nuovo Dg al termine delle operazioni previste dal bando di selezione». Lo fa sapere il segretario generale della presidenza, Roberto Venneri, dopo la condanna di Grandaliano.