Niente fuochi pirotecnici per la parte conclusiva del “giorno più lungo” per Matera. Ad oggi, infatti, non c’è nessuna soluzione per lo spettacolo che tradizionalmente avviene su Murgia Timone e termina la festa in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona della città. «Pericolo di incendio. Troppo rumore. Non è possibile derogare. È questa, al momento, l’imperterrita risposta dei tecnici di via Anzio», fa sapere l’associazione Maria Santissima della Bruna.
Sembra, pertanto, impossibile derogare alla normativa sui siti della Rete Natura 2000, «seppure per il tempo ridotto dei 15 minuti di durata media dei fuochi pirotecnici, ritenuti dai materani uno degli eventi clou nella tradizione della festa e che, da sempre, regalano uno spettacolo mozzafiato. Eppure, nella stessa area sottoposta a vincoli, prima, durante e dopo il 2019, sono stati più volte autorizzati non solo i giochi pirotecnici, ma anche manifestazioni ed eventi musicali che si terranno, paradossalmente, anche nei prossimi mesi estivi», ha aggiunto nella nota l’associazione presieduta da Bruno Caiella.
In data 27 Marzo, l’organizzazione ha presentato la richiesta di Valutazione d’incidenza ambientale (VIncA) al dipartimento Direzione Generale dell’Ambiente – Territorio ed Energia della Regione Basilicata, a cui ha fatto seguito la richiesta di “sentito parere” inviata dai tecnici della regione all’Ente Parco della Murgia materana, gestore dell’area del Belvedere di Murgia Timone. «Ad oggi la richiesta risulta caduta nel vuoto e, di fatto, si è ancora in attesa del “sentito parere” che doveva pervenire entro il mese di maggio e di una conseguente risposta scritta dell’ente regionale».
Senza perdersi d’animo, intanto, l’associazione ha proseguito nella ricerca di siti alternativi per consentire lo svolgimento di fuochi pirotecnici, ma «dei nove sopralluoghi effettuati, nessun luogo è risultato idoneo in termini di fruibilità e sicurezza». Così, attraverso interlocuzioni informali, si è poi deciso di percorrere una via alternativa: «Avviare un iter amministrativo, con l’iniziativa affidata al Comune di Matera, per provare a raggiungere una deroga, sulla scorta di quanto fatto per gli eventi che interesseranno il sito della Cava del Sole, nelle prossime settimane. Si pensava di rivedere il perimetro dell’area del Parco della Murgia materana affinché, solo alcune aree, in virtù della loro stessa posizione, natura e vocazione, potessero tornare a beneficio della Città». La risposta? «Per vie ufficiose, è stata la stessa: “Pericolo di incendio. Troppo rumore. Non è possibile derogare”».
Dunque, ora, a poche settimane dal 2 luglio, l’associazione chiede a tutti gli enti coinvolti di ascoltare il grido d’aiuto e di prodigarsi per «mettere fine allo stallo attuale e per non dover constatare che quest’anno, la Festa della Bruna, rischia di non avere alcun lieto fine».