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Euro 2032, Gravina conferma: «Il “San Nicola” di Bari è competitivo»

Il futuro di Bari e del San Nicola passa anche dal destino delle competizioni tra nazionali. Nel mese di aprile, l’Italia aveva ufficialmente presentato alla Uefa la candidatura per diventare il Paese ospitante di Euro 2032, inserendo tra le 10 città papabili per la fase finale anche il capoluogo pugliese e il rispettivo stadio. Lo…

Il futuro di Bari e del San Nicola passa anche dal destino delle competizioni tra nazionali. Nel mese di aprile, l’Italia aveva ufficialmente presentato alla Uefa la candidatura per diventare il Paese ospitante di Euro 2032, inserendo tra le 10 città papabili per la fase finale anche il capoluogo pugliese e il rispettivo stadio. Lo scorso 28 luglio, poi, in attesa della decisione ufficiale sulla nazione scelta – che verrà presa il 10 ottobre – è arrivata una svolta: la Turchia si è unita all’Italia, presentando una proposta di organizzazione congiunta. Un eventuale esito positivo non priverebbe comunque i cittadini baresi della possibilità di assistere a una partita dell’Europeo.

Lo ha confermato nei giorni scorsi il presidente della Figc Gabriele Gravina ai microfoni di Sky, affermando che la città di Bari è “già pronta” in termini di competitività internazionale del San Nicola. Il numero uno della Federcalcio ha poi voluto fare il punto sulla situazione, spiegando che altre città candidate devono ancora mettere a punto i propri impianti: «Negli ultimi 10 anni la Turchia ha realizzato 41 stadi, noi solo 5.

Ci sono tanti elementi da mettere insieme, senza trascurare un’esigenza fondamentale, cioè quella di avere delle strutture moderne. Noi ci presentiamo oggi con tre stadi che possono competere: Milano, Torino, Roma. Firenze sta partendo, Bologna anche, Cagliari vuole partire. Siamo tutti ai nastri di partenza».

Resta però aperto un margine di cambiamento sulle città ospitanti da candidare per Euro 2032. È proprio ciò su cui vuole far leva Gravina, nella speranza di rendere più all’avanguardia alcune strutture italiane. «Un vantaggio incredibile che portiamo a casa è che non dobbiamo presentare il progetto definitivo con relative risorse il 10 ottobre 2023, ma abbiamo chiesto e speriamo di ottenere la possibilità di indicare le città che dovranno ospitare le gare entro ottobre 2026». Anche i baresi attendono fiduciosi, nella speranza di poter assistere a una competizione di rilevanza internazionale dopo più di 20 anni, dai tempi di Italia ‘90 e della finale di Coppa dei Campioni tra Stella Rossa e Marsiglia, risalente a maggio 1991. Intanto, il San Nicola tornerà a colorarsi di azzurro in occasione di Italia-Malta del prossimo 14 ottobre, nella quinta partita delle qualificazioni ai prossimi Europei. Sarà solo un piccolo assaggio della voglia del capoluogo pugliese di tornare sulla mappa calcistica dei grandi.

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