(Adnkronos) – Un partito No Vax oggi non avrebbe futuro politico. I sondaggisti, interpellati dall’Adnkronos in vista delle elezioni politiche 2022, concordano che un progetto politico ‘No Vax’ non supererebbe la soglia del 3% per entrare in Parlamento, nonostante nel Paese sia presente un bacino elettorale di elettori contrari al vaccino e al Green Pass. “La protesta NoVax è calata, ha perso forza. Non ho elementi per dire quanto possa valere quest’area ma non credo molto”, sostiene Maurizio Pessato di Swg.
Per il sondaggista Piepoli “è passato il momento No Vax. Forse se si fosse votato l’anno scorso sarebbe stato diverso, ma ora è un’altra epoca. La campagna elettorale sarà concentrata su promesse realistiche, c’è spazio solo per i prodotti seri: ci sarà un’agenda Draghi e una controagenda Draghi. Sarà una campagna forte, seria. Il mercato ce l’ha chi propone temi importanti, seri, come Draghi. Il problema base per gli italiani oggi è il pane. Un politico No Vax come Paragone – sostiene Piepoli – oggi non ha futuro perché non ha mercato”.
“Quello NoVax non è un tema da elezioni. I partiti monotematici non hanno mai avuto grande successo. L’elettorato, anche quello contrario ai vaccini, quando sarà il momento, deciderà di votare sulla base di diverse variabili, come l’economia e la sicurezza. Escludo un’area NoVax possa arrivare al 2% e comunque non entrerebbe in Parlamento. Paragone è intorno al 2/2,5% e comunque il suo partito non è soltanto No Vax”, dice il sondaggista Antonio Noto.
Per Renato Mannheimer, “se i No Vax si mettessero a parlare di economia, potrebbero forse avere qualche consenso in più. La popolazione ora è mobilitata su altri temi, come l’inflazione e il caro bollette: quello del vaccino o del Green Pass non sono più argomenti di attualità, lo erano l’anno scorso quando erano molto sentiti, ora questi temi non coinvolgono più gli elettori e i partiti o movimenti No Vax valgono infatti molto poco”.