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Elezioni 2022, Renzi: “Minacce a me e mia famiglia dopo parole di Conte”

(Adnkronos) - "Non può un ex presidente del Consiglio minacciare un altro ex presidente del Consiglio, non si fa. Dire come ha fatto Conte a me 'Vieni in piazza senza scorta' che vuol dire? Che mi vuol picchiare?". Così Matteo Renzi, ospite di Agorà. "Il mio canale social è pieno di messaggi diretti di gente…

(Adnkronos) – “Non può un ex presidente del Consiglio minacciare un altro ex presidente del Consiglio, non si fa. Dire come ha fatto Conte a me ‘Vieni in piazza senza scorta’ che vuol dire? Che mi vuol picchiare?”. Così Matteo Renzi, ospite di Agorà. “Il mio canale social è pieno di messaggi diretti di gente che mi augura la morte, a me e alla mia famiglia, dopo che Conte ha detto quello che ha detto – ha continuato il leader di Italia Viva – Vi sembra normale istigare alla violenza Poi è evidente che io ho reagito a una pessima uscita di Conte. Se poi domani mattina un pazzo prende e fa un gesto irresponsabile, chi è il colpevole? Chi è il mandante morale di una roba del genere?”.  

Disposto a un tavolo con il centrodestra per le riforme istituzionali? “Domani mattina. Con il centrodestra, con il centrosinistra e perfino con quel discutibile personaggio di Conte. Non farò l’errore che hanno fatto con me quando ero al governo e hanno utilizzato le riforme per mandarmi a casa. Governo Meloni domani mattina Noi stiamo all’opposizione. Governo Letta non ci crede nessuno, quindi lasciamo stare… ma qualsiasi governo delle altre forze politiche, noi staremo all’opposizione ma se il presidente del Consiglio ci chiama a un tavolo per fare le riforme io ci sto”.  

“A me piacerebbe un sistema in cui i governi non si fanno e disfano in parlamento, il mio obiettivo è arrivare a un sistema in cui i cittadini eleggono il premier come eleggono il sindaco, ma finché il sistema è così chi sta in parlamento crea e butta giù i governi” e “se noi andiamo in Parlamento, se e quando dovesse succedere qualche problema al governo eventuale di destra faremo quello che abbiamo già fatto con Draghi, dopo di che c’è la speranza che questa cosa non si renda necessaria perché già alle elezioni possiamo fare più del 10% e in quel caso le carte le diamo fin dall’inizio”, ha detto ancora l’ex premier. 

 

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