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Edifici green ed emissioni zero, Scianatico Laterizi è il leader

Lavorare sull’applicazione di una edilizia green è una necessità sociale. Non è solo una questione di rispetto di norme legislative, ma soprattutto una risposta alle istanze che arrivano da più fronti e che sono certamente dai cambiamenti climatici. Adottare soluzioni innovative nell’ambito delle costruzioni è quindi un percorso praticabile che si può spiegare partendo dalla…
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Lavorare sull’applicazione di una edilizia green è una necessità sociale. Non è solo una questione di rispetto di norme legislative, ma soprattutto una risposta alle istanze che arrivano da più fronti e che sono certamente dai cambiamenti climatici. Adottare soluzioni innovative nell’ambito delle costruzioni è quindi un percorso praticabile che si può spiegare partendo dalla nuova direttiva europea sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici, detta anche “Direttiva case Green”, che prevede di ridurre del 55%, entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990, e di raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Per raggiungere questi obiettivi il testo prescrive che tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028, mentre quelli esistenti dovranno migliorare la loro Classe energetica e raggiungere la Classe Energetica “E” entro il 1° gennaio 2030 e la Classe Energetica “D” entro il 2033. Raggiungere gli obiettivi della “Direttiva” è possibile, ma è importante fare chiarezza perché – ad esempio – non basta mettere all’edificio il classico “cappotto”, che impedisce al calore di disperdersi, ma è necessario guardare ad una edilizia che preveda il controllo di tutte le energie utilizzate, attraverso un bilancio dei consumi poiché è da queste che derivano le emissioni di CO2. Dunque, si tratta di limitare i consumi energetici intervenuti in tutta la filiera costruttiva: dalla estrazione delle materie prime, passando attraverso i consumi dell’edificio durante la sua vita, gli interventi di manutenzione (sostituzioni, ripristini, ecc.), fino ad arrivare alla sua dismissione. Il processo deve porre attenzione alle esigenze economiche, sociali oltre che ambientali e costruttive. Per un edificio green, entrando più nel particolare, è assolutamente fondamentale l’impiego di materiali sostenibili quelli cioè che guardano, oltre alle prestazioni tecniche necessarie per la funzione abitativa (isolamento termico, inerzia termica, isolamento acustico e al fuoco, resistenze meccaniche), anche alla limitazione dei consumi di energia totale e quindi delle emissioni di CO2 visto che si fa riferimento ad un bilancio energetico spalmato sull’intero ciclo di vita.

Dalla tradizione all’innovazione

Il blocco di laterizio, nelle sue attuali forme innovative è uno dei materiali in grado di soddisfare insieme e contemporaneamente tutte le esigenze appena elencate. L’argilla di cui è composto un blocco da muro è una delle materie prime più abbondanti in natura, i blocchi sono posti in opera con tecniche sicure, collaudate da tradizione millenaria, possiedono una riconosciuta stabilità fisico-chimica e sono perciò privi di emissioni dannose sia per gli operatori sia per gli occupanti l’abitazione. Hanno una riconosciuta durata millenaria che permette di spalmare in tempi lunghi l’energia sia di produzione che di gestione e di dismissione.

L’eccellenza sul territorio

Negli ultimi tempi grazie alle ricerche ed applicazioni di un’azienda pugliese da sempre all’avanguardia, la Scianatico Laterizi, questi prodotti hanno subito delle evoluzioni che li ha portati ad avere alte capacità di isolamento termico e di inerzia termica in modo naturale, senza aggiunta di “cappotto” e senza aggiunta di materiali isolanti di riempimento, che li rende paragonabili ai migliori materiali isolanti tradizionali come ad esempio il legno. Un obiettivo raggiunto basandosi su semplici leggi della fisica servendosi, in modo sapiente delle caratteristiche dell’aria “in quiete” contenuta in un numero elevato di file di camere d’aria. Un materiale che ha tutte le caratteristiche per soddisfare la richiesta green della Direttiva.

La rivoluzione Poroton

I blocchi di laterizio di nuova generazione POROTON Eco PLAN MVI, ad altissimo numero di file di camere in opposizione al flusso termico rettificati sulle facce di sovrapposizione e dotati di incastri laterali sono il risultato di ricerche ed applicazioni che hanno visto l’azienda che ha sede a Bari, impegnata in un progetto di ricerca nazionale. Laterizi grazie ai quali si riesce ad ottenere contemporaneamente sia il risparmio per la riduzione dei costi energetici con altissimo comfort abitativo (dovuti all’azione combinata di un basso valore della trasmittanza e di un alto valore della massa che trattiene il calore d’inverno, isola dal caldo in estate e tiene lontani fastidiosi rumori esterni), sia l’aiuto all’ambiente essendo un materiale naturale, di massima durabilità, ridotte emissioni di CO2 nel tempo, con il rispetto dell’identità dei luoghi. Un materiale tradizionale che negli anni si è innovato accentuato le prestazioni senza scalfire le innate qualità di sostenibilità.

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