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E’ morto lo scrittore spagnolo Javier Marías

(Adnkronos) - Lo scrittore spagnolo Javier Marías, tradotto in tutto il mondo e vincitore dei principali premi letterari, è morto all'età di 70 anni alla Clínica Quirón di Madrid a causa di problemi derivati da una polmonite bilaterale causata dal Covid, che lo ha tenuto in ospedale per diversi mesi. Il 14 agosto, la famiglia dello…

(Adnkronos) – Lo scrittore spagnolo Javier Marías, tradotto in tutto il mondo e vincitore dei principali premi letterari, è morto all’età di 70 anni alla Clínica Quirón di Madrid a causa di problemi derivati da una polmonite bilaterale causata dal Covid, che lo ha tenuto in ospedale per diversi mesi. 

Il 14 agosto, la famiglia dello scrittore aveva diffuso una breve nota attraverso il dipartimento di comunicazione del gruppo editoriale di Marías, Penguin Random House, spiegando che l’autore del romanzo “Tutte le anime” (Einaudi) era “in via di guarigione”. Ma la gravità della condizione polmonare è aumentata nelle ultime settimane, fino a diventare insalvabile. Lo scrittore sarà cremato a Madrid, dove era nato il 20 settembre 1951. Ha trascorso l’infanzia e la giovinezza nel quartiere di Chamberí (dove ha scritto alcuni dei suoi romanzi). Era figlio del filosofo Julián Marías e dell’insegnante e traduttrice Dolores Franco. 

Della sua opera Einaudi ha pubblicato Domani nella battaglia pensa a me, Tutte le anime, Un cuore cosí bianco, L’uomo sentimentale, Nera schiena del tempo, Malanimo, Quand’ero mortale, Selvaggi e sentimentali, Vite scritte, Traversare l’orizzonte, Interpreti di vite, la trilogia de Il tuo volto domani (Febbre e lancia, Ballo e sogno e Veleno e ombra e addio), Gli innamoramenti, I territori del lupo(suo primo romanzo, pubblicato originariamente nel 1971), Il secolo (pubblicato originariamente in Spagna nel 1983 e uscito per la prima volta in traduzione italiana nel 2013), Mentre le donne dormono, Così ha inizio il male, Berta Isla (nominato Libro dell’anno da ‘la Lettura’ del ‘Corriere della Sera’ e da ‘El País’), Tutti i racconti e Tomás Nevinson. 

Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti dallo scrittore soagnolo, il premio internazionale di letteratura Impac, il Nelly Sachs, il Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane; ha vinto con Domani nella battaglia pensa a me il premio Rómulo Gallegos e il Prix Femina Etranger. Nel 2011 ha ricevuto inoltre il Premio Nonino. 

Nel marzo 2021 aveva pubblicato (in Italia è uscito nel 2022, sempre per Einaudi) il suo sedicesimo romanzo intitolato “Tomás Nevinson”, legato al celebrsto “Berta Isla” (2018) incentrato sulla storia di una spia (il marito di Berta, Tomás Nevinson) che, apparentemente scomparsa da dodici anni, decide di tornare in servizio. Con romanzo lo scorso giugno si era aggiudicato nel nostro paese il premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze. 

Tra i suoi romanzi più amati spicca “Domani nella battaglia pensa a me” (1994, Einaudi 1998). Il titolo è tratto dal “Riccardo III” di Shakespeare: è la maledizione che il fantasma della regina Anna scaglia sul re che l’ha fatta uccidere. Ma la storia è ambientata nella Madrid dei nostri giorni, dove l’io narrante, Victor Francés, sceneggiatore per il cinema e la tv, vive facendo il “negro”, in proprio o per conto terzi. Victor conosce Marta, una donna sposata che gli muore tra le braccia proprio la notte del loro primo convegno amoroso. Fugge, ma resta prigioniero del passato della donna e decide di ricostruirlo. Sarà un viaggio di esplorazione nei misteri del cuore umano, ricco di sorprese, drammi, colpi di scena. 

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