«Ieri abbiamo potuto ordinare un nuovo carrellino che permetterà a me e a Mork di tornare, finalmente, a passeggiare insieme».
Trattiene a stento l’emozione Silvia, la padroncina barese di Mork, pastore tedesco disabile a cui, la sera del 9 novembre scorso, è stato rubato l’indispensabile carrellino/sostegno dall’androne di un palazzo del quartiere Carrassi.
«Sento solo di ringraziare tutte le persone che in questa settimana mi hanno letteralmente inondata di messaggi di solidarietà. Mi hanno scritto perfino da Torino. Ringrazio anche tutti i giornalisti che si sono prodigati per raccontare la nostra storia e addirittura, in alcuni casi, per contribuire in prima persona all’acquisto di un nuovo carrellino. Ma saranno loro stessi a farlo sapere se lo riterranno opportuno, non faccio nessun nome perchè tutti sono stati straordinari».
Mork è un pastore tedesco di 10 anni affetto da mielopatia, una malattia che da marzo gli impedisce di deambulare se non con un ausilio meccanico. «Finalmente – racconta Silvia – da circa 6 mesi eravamo tornati a passeggiare insieme».
Poi, la sera del 9 novembre l’amara scoperta: qualcuno ha rubato e nuove “zampe artificiali” di Mork dal luogo in cui erano custodite: uno stanzino di proprietà condominiale. «Non nascondo che in quei due giorni sono precipitata nello sconforto. Era inspiegabile come qualcuno fosse stato capace di compiere un atto così meschino. Così ho lanciato un messaggio di aiuto sul web e il web e i media locali ci hanno dato una grande mano».
Numerose sono state le iniziative di solidarietà spuntate come funghi sul web per cercare di raccogliere la somma necessaria a comprare un nuovo carrellino, circa 500 euro. «Dapprima si sono attivati i miei amici – continua Silvia – poi, quando è partito il tam tam mediatico, mi sono arrivati centinaia di messaggi anche da fuori regione per manifestare solidarietà, proporre aiuti economici o l’attivazione di raccolte fondi. Ci tengo a precisare che ho cercato di bloccare qualsiasi raccolta ma è stato quasi impossibile. Ora che abbiamo raccolto il necessario e ho potuto riacquistare il carrellino, i fondi ulteriori saranno destinati ad aiutare altri animali. Già questo sabato accompagnerò una delle promotrici di queste iniziative a donare quanto raccolto ad una clinica che si occupa di accogliere e curare cani randagi investiti».
Quella di Silvia e Mork è una storia a lieto fine. A chi gli chiede cosa le abbia lasciato questa esperienza Silvia risponde così: «Ho rivalutato l’animo umano. ho capito che le persone con un cuore buono saranno sempre più di quelle cattive e spero che questo messaggio possa valere sia quando parliamo di aiutare un animale in difficoltà che, soprattutto, quando ci corre l’obbligo di aiutare altri esseri umani in grande difficoltà».