Finalmente una buona notizia dai risvolti positivi. Certo nasce da un sopruso, ma proprio per questo vale doppio.
Proviamo a spiegare. Oggi, in Islanda, tutte le donne si fermeranno e sciopereranno contro la violenza di genere e per sottolineare il divario contributivo che c’è tra loro e gli uomini.
La solita storia. Gli stessi lavori, le stesse mansioni, la stessa professionalità, ma gli uomini guadagnano di più. Le islandesi si sono rotte e hanno deciso di far sentire la loro voce. La cosa bella è che sciopererà anche la loro Prima Ministra.
Dunque, in un paese avanzato democraticamente, è stata fatta questa scelta. Sarebbe bello se le donne italiane decidessero di fare la stessa cosa. E sarebbe ancor più bello se alla loro testa ci fosse la nostra Presidente del Consiglio.
Parità: questo è quello che si chiede. Nulla di più. L’hanno fatto le islandesi per natura fredde in petto perché non potrebbero farlo anche le italiane sangue e latte?