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Documentari, talk, mostre e live: al Castello di Mola di Bari arriva “Ignoti alla città”

Tre giorni di documentari, talk, mostre e live al Castello di Mola di Bari per Ignoti nella città, manifestazione in programma da giovedì a sabato. L’iniziativa è ideata e diretta da Camera a Sud Impresa Sociale e realizzata con la preziosa collaborazione di Officina dell’Arte, nell’ambito dell’Apulia Cinefestival Network 2023 con il sostegno di Regione…

Tre giorni di documentari, talk, mostre e live al Castello di Mola di Bari per Ignoti nella città, manifestazione in programma da giovedì a sabato.

L’iniziativa è ideata e diretta da Camera a Sud Impresa Sociale e realizzata con la preziosa collaborazione di Officina dell’Arte, nell’ambito dell’Apulia Cinefestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission e Comune di Mola di Bari.

Il programma si apre giovedì 14 dicembre, ore 20, con l’inaugurazione delle mostre “La ‘janna a Lianti (La porta a Levante)”, progetto fotografico di Nanni Angeli sul mondo dello stazzo come elemento di grande rilevanza nel panorama visivo, culturale ed umano della Gallura, e “Giusti, 30 poster per ricordare ed educare alla non violenza” di Mauro Bubbico a cura dell’Associazione Fai Antiracket Falcone Borsellino di Montescaglioso con Elisa Mulazzani e Giulia Venieri.

Si prosegue con la proiezione del documentario “Cùntami” di Giovanna Taviani, il “canto magico” della regista, saggista, critica letteraria, figlia del grande sceneggiatore e regista Vittorio Taviani: un viaggio e un coro polifonico di voci che uniscono tanti “cunti” (racconti) di una Sicilia antica e poco conosciuta; a seguire l’incontro con la regista moderato dal giornalista e critico cinematografico Livio Costarella.

La seconda giornata, venerdì 15 dicembre, si apre alle 16 con “Docu Training Workshop” (gratuito con prenotazione obbligatoria tramite form online entro il 12 dicembre, info 345.2699139) a cura di Graziana Saccente e Francesco Dongiovanni. Un incontro formativo dedicato a registe, registi, autrici e autori con un progetto documentaristico in fase di sviluppo per analizzare momenti fondamentali come la presentazione del proprio lavoro, la realizzazione di un dossier e la preparazione al pitch con le produzioni. La giornata prosegue con la proiezione del documentario “Il tempo dei giganti” di Davide Barletti e Lorenzo Conte sul tema della Xylella.

L’ultima giornata del festival, sabato 16 dicembre, comincia alle ore 19:30 con la presentazione del libro “L’Utopia per le strade. I carnevali del GRIDAS: come e perché mascherarsi. 40 anni di Corteo di Carnevale di Scampia” dell’artista muralista Felice Pignataro. Il racconto di una storia cominciata a Scampia quarant’anni fa con Pignataro, con la musica portata per le strade, poi arricchitasi con le murgas, un ribaltamento di ruoli e di luoghi comuni in occasione del carnevale che unisce centri e periferie attorno ad un’idea di comunità fondata “non più sull’accumulazione del denaro, ma sulla condivisione, non più sulla sopraffazione, ma sulla fratellanza”. Alla presentazione saranno presenti Mirella La Magna e Martina Pignataro. Si prosegue, ore 20.30, con la proiezione del documentario “Viva” di Alessandra Ardito e Marianna Turturo girato nella Casa di Reclusione Femminile di Trani sita all’interno di un vecchio convento, dove l’ironia e la solidarietà sono le uniche chiavi di sopravvivenza per le protagoniste che, ogni giorno, sognano di tornare a guardare il mare al di là di quelle mura; segue l’incontro con le registe.

Il programma prosegue, con l’evento speciale live “Io ero il milanese” di e con Mauro Pescio, restituzione teatrale del fortunato podcast omonimo prodotto da RaiPlay, il racconto della vita incredibile di Lorenzo S., una storia difficile, dura, ma anche piena di speranza: la storia di un’autentica rivoluzione personale. A seguire “TRADERE – Live elettronics e visual coding” a cura di @delle_cose (Alessandro Caccuri, Rodolfo Surico) Una performance di new media art alla scoperta della Puglia dimenticata, un viaggio, una danza tra canti e rituali antichi per ritornare ad essere tutt’uno con le nostre radici.

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