Settemila lavoratori agricoli in meno nei campi pugliesi. A registrare il calo di operai impiegati in agricoltura è Coldiretti sulla base dei dati Inps 2022.
In particolare si registrano riduzioni di 2.055 lavoratori a Foggia, 1.976 a Bari, 1.178 a Brindisi, 982 a Lecce, 801 nella Bat e 733 a Taranto.
La stessa associazione informa che per «combattere le difficoltà occupazionali e la mancanza di manodopera nei campi, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura è attivo lo sportello on line “Jobincountry” autorizzato dal Ministero del Lavoro».
Si tratta di una piattaforma di intermediazione della manodopera della Coldiretti che «offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo».
Come viene evidenziato la piattaforma ha come obiettivo quello di mettere in contatto «nei singoli territori» i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini «che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità».
«Si tratta di un fabbisogno da colmare in Puglia anche con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge, dove – sottolinea la Coldiretti regionale – un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con più di 36mila lavoratori provenienti soprattutto da Romania, Albania, Marocco, Senegal, Bulgaria, Polonia e Nigeria. Ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato introdotto nella manovra finanziaria dal governo e sostenuto da Coldiretti».