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Denaro introdotto illegalmente in Italia: 400mila euro intercettati al porto di Brindisi. Controlli su 33 persone

Solo a luglio i finanzieri del gruppo di Brindisi hanno intercettato valuta non dichiarata in ingresso e uscita dal porto del capoluogo messapico per oltre 400mila euro. È il risultato di controlli effettuati insieme all'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. I viaggiatori, nel caso trasportino importi superiori ai 10mila euro in contanti, sono tenuti alla…

Solo a luglio i finanzieri del gruppo di Brindisi hanno intercettato valuta non dichiarata in ingresso e uscita dal porto del capoluogo messapico per oltre 400mila euro.

È il risultato di controlli effettuati insieme all’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.

I viaggiatori, nel caso trasportino importi superiori ai 10mila euro in contanti, sono tenuti alla presentazione di una dichiarazione di valuta presso l’Ufficio doganale di entrata o di uscita dal territorio dell’Unione europea.

Sono 33 le persone trovate in possesso di valuta superiore al consentito e sono ora in corso approfondimenti da parte della Guardia di finanza per individuare eventuali violazioni di carattere fiscale.

In una occasione, inoltre, i finanzieri hanno sequestrato la somma di 3.700 euro a un uomo di nazionalità albanese che stava per imbarcarsi su un traghetto diretto verso il paese delle Aquile.

Durante i controlli i finanzieri si sono avvalsi del supporto dell’unità cinofila “Gringo” specializzata nel fiutare e individuare ingenti quantitativi di banconote. Proprio grazie ai “cash dog”, i militari hanno trovato 20mila euro abilmente nascosti in un mezzo sottoposto a controllo.

I “cash dog” vengono addestrati fin da piccoli a riconoscere l’odore delle banconote, anche a distanza, nascoste sulla persona, nei doppifondi dei veicoli, dei bagagli ovvero occultate nei modi più stravaganti ed ingegnosi. I cani impiegati contro il traffico di valuta seguono un percorso di addestramento uguale a quello previsto per i cani antidroga. Prima frequentano un corso base di sei mesi, poi proseguono l’addestramento presso i Reparti di destinazione. Per abituarli al caratteristico odore delle banconote viene usato il denaro deteriorato che viene ritirato dalla Banca d’Italia. Un addestramento lungo e complesso durante il quale i cani imparano a fiutare il denaro. Così come per i cani antidroga, il lavoro per i cash-dog assume la caratteristica del gioco: ad ogni ritrovamento il “conduttore” regala loro una pallina da tennis e il prezioso impegno, così, diventa sempre un’occasione di grande divertimento per l’animale.

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