Sono diventate definitive le condanne emesse, tra il 2016 e il 2019, a carico di 15 persone nei confronti delle quali i carabinieri della compagnia di Modugno hanno eseguito altrettanti ordini di carcerazione emessi dall’Ufficio per le esecuzioni penali della Procura generale della Corte d’Appello di Bari.
I 15 erano accusati di aver messo in piedi, a Modugno, un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Furono anche trovati in possesso di armi che sarebbero state utilizzate per imporre il proprio dominio sul territorio.
Le indagini, svolte dai carabinieri di Modugno nell’ambito dell’operazione denominata “Break24”, e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Bari, consentirono di arrestare in flagranza di reato 12 persone (con il sequestro di hashish, marijuana e cocaina oltre che di due pistole e due mitragliette con relativo munizionamento), di denunciarne in stato di libertà 40 e poi di eseguire 32 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti responsabili, appunto, di aver costituito, capeggiato e fatto parte di un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
La rete di spaccio era riconducibile a esponenti del clan Capriati-Diomede che si sarebbe servito di donne per custodire la droga e di minorenni per spacciarla al dettaglio.
Gli ordini di carcerazione sono stati notificati dai carabinieri di Modugno – coadiuvati dai colleghi di Casarano e Tricarico – nei confronti di Roberto Buonsante (25 anni di Modugno, condannato a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni), Piero Cardinale (36 anni di Modugno, condannato a 4 anni e 6 mesi), Massimo Cirillo (29 anni di Modugno, condannato a 4 anni e 8 mesi), Vincenzo Colella (30 anni, già agli arresti domiciliari a Modugno, condannato a 4 anni e 8 mesi), Angela De Meo (32 anni di Modugno, condannata a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni), Gaetano Di Liso (26 anni di Modugno, condannato a 4 anni, 7 mesi e 20 giorni), Fabio Ferrarese (38 anni di Modugno, condannato a 4 anni e 6 mesi), Gabriele Fierro (26 anni di Casamassima, condannato a 4 anni e 10 mesi), Valentino Martino (36 anni di Modugno, già agli arresti domiciliari a Ugento, condannato a 9 anni e 4 mesi), Domenico Moretti (37 anni di Modugno, già agli arresti domiciliari a Irsina, condannato a 12 anni), Giuseppe Gaetano Pastore (43 anni di Modugno, condannato a 4 anni e 6 mesi), Lorenzo Siciliani (36 anni, già in carcere a palermo, condannato a 18 anni, 8 mesi e 7 giorni), Ignazio Spalierno (33 anni di Modugno, condannato a 4 anni, 6 mesi e 20 giorni), Alessandro Somma (25 anni, già agli arresti domiciliari a Modugno, condannato a 4 anni e 5 mesi) e Matteo Tedeschi (34 anni di Modugno, condannato a 4 anni e 8 mesi).
Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Potenza, Lecce, Brindisi e Matera.