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Decaro tra Regione e Provincia si allontana dall’Europa. Il sindaco di Bari: «Vorrei restare sul territorio»

È partita da Ceglie Messapica la campagna elettorale di Antonio Decaro per la poltrona di Lungomare Nazario Sauro? Il sindaco di Bari nella piazza di Affaritaliani si limita a dire: «L’anno prossimo non sarò più sindaco della mia città, anche perché unici in Europa nel nostro Paese i sindaci non possono fare più di due…

È partita da Ceglie Messapica la campagna elettorale di Antonio Decaro per la poltrona di Lungomare Nazario Sauro? Il sindaco di Bari nella piazza di Affaritaliani si limita a dire: «L’anno prossimo non sarò più sindaco della mia città, anche perché unici in Europa nel nostro Paese i sindaci non possono fare più di due mandati», ma poi aggiunge sibillino «però vorrei continuare a lavorare per il territorio e se non riesco torno a fare l’ingegnere».

Insomma, Decaro risponde, alla domanda del direttore Angelo Maria Perrino, lasciando in sospeso l’ipotesi della sua candidatura alla Regione, ma poi si sbilancia ad elencare le tante positività delle agenzie pugliesi per la promozione del territorio, tant’è che il direttore evidenzia che sta parlando da presidente della Regione Puglia.

Tornando ai temi toccati dal pirmo appuntamento della Piazza di Affaritaliani, Decaro ha ricordato come i sindaci sono diventati i veri colpevoli dei ritardi nell’attuazione del Pnrr. «Sfatiamo questo mito. I Comuni italiani hanno presentato progetti per 80 miliardi a fronte di 40 miliardi di risorse disponibili. Siamo come Forest Gump, abbiamo corso a prescindere dai tempi a disposizione, mentre ci sono ministeri, come quello dell’Università, che non a maggio non aveva ancora assegnato i fondi per gli alloggi per gli studenti».

Decaro poi non comprende l’atteggiamento del governo «Sento Fitto più di mia moglie, ma perché lasciare senza risposte gli amministratori locali che hanno rispettato i tempi della programmazione?». La risposta potrebbe arrivare oggi, quando il ministro Raffaele Fitto sarà ospite della Piazza di Ceglie Messapica, dove da ieri è partito il tradizionale appuntamento di fine agosto, organizzato da Affaritaliani. Un appuntamento che anticipa la ripresa dei lavori parlamentari e il prossimo Consiglio dei ministri, convocato per lunedì, che dovrà iniziare ad affrontare i temi dell’economia, al centro dell’intervento del ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso, che ha osato criticare le scelte del precedente governo Draghi per le accise sulla benzina «che è costato 1 miliardo al mese e non è una misura sostenibile per le casse dello Stato che invece dovrebbe intervenire sugli extraprofitti delle compagnie aeree che in Italia hanno fatto registrare aumenti esponenziali, come per alcune tariffe per i voli per la Puglia». E se la Meloni, secondo il sondaggio curato da Lab20.01, gode della fiducia degli italiani, mentre molti membri di governo non brillano, «Ministri che non sono d’applausi», ha evidenziato Vittorio Feltri nel suo intervento, il consenso del governo potrebbe essere messoa dura prova sul tema dell’assegno d’inclusione sociale che prenderà il posto del reddito di cittadinanza e che, come ha spiegato la ministra Maria Elvira Calderone, potrebbe non essere acompagnato da misure a sostegno del salario minimo che «può essere un boomerang per le imprese e i lavoratori».

Infine, il sottosegretario Marcello Gemmato ha ricordato gli sforzi del governo a sostegno della sanità pubblica. «Nei prossimi tre anni abbiamo messo a disposizione quasi 8 miliardi di euro per il fondo sanitario nazionale, ma le regioni devono fare la loro parte ed evitare di accumulare ritardi e spese senza controllo».

Sul tema dei partiti che si preparano alle sfide autunnali, la parlamentare Licia Ronzulli ha chiuso la porta a un dialogo di Forza Italia con Matteo Renzi «È stupido mettersi insieme a lui che se non avesse fatto il cartello con Calenda non sarebbe neanche in Parlamento. Di Renzi non si fida nessuno». Poi Ronzulli ha ricordato che Forza Italia si prepara a svolgere il suo primo congresso che probabilmente sarà a febbraio 2024 a Roma. Temi che avrà modo di approfondire il ministro Antonio Tajani che arriverà a Ceglie Messapica.

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