(Adnkronos) – Ci sono i ‘rianimatori’ di ragni morti e il team di fisici che si interroga sul sesso delle acciughe e sul suo impatto sulla miscelazione dell’acqua dell’oceano. Titolo dello studio vincente: “Intenso mescolamento dell’oceano superiore dovuto a grandi aggregazioni di pesci che depongono le uova”. E, ancora, gli inventori di un wc super intelligente: quando ci si siede sopra, in pratica esegue un check-up completo. Sono solo alcuni dei 10 premi IgNobel 2023, conferiti come ogni anno agli studi più ‘pazzi’, dalla rivista scientifica umoristica ‘Annals of Improbable Research’, che questi riconoscimenti li assegna dal 1991. In pratica gli ‘anti-Nobel’, ma comunque premi molto ambiti nella comunità scientifica.
Possono sembrare teorie strampalate, ma sono tutte provate dalla scienza. Selezionate per la loro dote comune – quella di “far ridere, prima che riflettere” – queste ricerche sono state condotte davvero nei laboratori di diverse parti del mondo e pubblicate. Nel sito web ufficiale dell’iniziativa si spiega anche il senso: sono premi che “celebrano l’insolito, onorano la fantasia e stimolano l’interesse delle persone per la scienza, la medicina e la tecnologia”. La 33.esima cerimonia annuale del primo premio IgNobel si è svolta ieri interamente via webcast, non in un teatro. A consegnare i riconoscimenti ai nuovi vincitori “un gruppo di premi Nobel autentici e sinceramente perplessi”, da Ardem Patapoutian (Nobel per la Medicina 2021) a Peter Doherty (Nobel per la Medicina 1996), solo per citarne alcuni.