(Adnkronos) – La pandemia non sembra aver inciso sul gettito Imu. Secondo un’elaborazione di Centro Studi Enti Locali (Csel), realizzato per Adnkronos e dedicato a questo tributo, analizzando gli scostamenti degli anni 2020 e 2021 rispetto all’annualità 2019, il principale dato che emerge è il mancato ‘crollo’ del gettito complessivo. A livello di gettito ordinario, nel 2019 sono stati incassati 12.448.325.927 euro, nel 2020 13.228.350.288 e nel 2021 13.773.168.830. Nel 2020, rispetto al 2019, il gettito è aumentato del 6,26% (+780.024.361,17 euro), mentre nel 2021 il confronto con il 2019 restituisce una variazione in aumento del 10,65% (+1.324.842.903,65 euro). Nel 2021 si registra un ulteriore incremento del +3,96% sul 2020 (in valore assoluto 544.818.542,48 euro).
Dall’analisi degli scostamenti a livello di ripartizione territoriale, emerge che, in termini di scostamento percentuale, il territorio con il maggior incremento di gettito nel confronto 2019-2020 è l’Italia nord-occientale, mentre l’Italia meridionale ha ottenuto le migliori performance sia nel confronto 2020-2021 che nel confronto 2019-2021. Spacchettando il dato a livello di singole Regioni, si evidenzia che l’unica Regione dove si registra una perdita di gettito nel 2020 rispetto al 2019 è il Trentino-Alto Adige (-10,27%), mentre i maggiori incrementi sono avvenuti in Lombardia (+11,90%) e Basilicata (+10,30%). Nel 2021, il Trentino-Alto Adige ritorna sui livelli del 2019, ed è la Regione Sardegna ad ottenere il primato del miglior incremento (+7,92%).
Dall’analisi del confronto tra gettito 2019 e gettito 2021 si evidenzia come alcune Regioni del Sud abbiamo ottenuto ottime performance sull’incremento del gettito (Basilicata +15,17%, Abruzzo +13,26%, Molise +13,64%). Le Regioni che registrano l’incremento minore sono il Trentino-Alto Adige (+1,57%), la Liguria (+4,61%) e l’Emilia-Romagna (+5,26%).
Analizzando il reale impatto delle somme messe in campo dal Legislatore a titolo di ristoro per il mancato gettito derivante dalle misure agevolative, Csel ricorda che a partire dal 2020 sono state adottate una serie di misure volte a mitigare gli effetti della pandemia nei confronti degli Enti locali.
In particolare, in merito all’Imposta municipale propria, nel 2020 il combinato disposto dei decreti legge n. 34/2020, n. 104/2020, n. 137/2020, n. 149/2020, n. 154/2020 e n. 157/2020 ha portato allo stanziamento di complessivi 202,80 milioni di euro.
Nel 2021 l’unica norma che è intervenuta in tal senso è il dl n. 41/2021, che ha stanziato 142,50 milioni di euro. “Le somme oggetto di ristoro non sembrano, a livello generale, aver inciso in maniera sostanziale negli incrementi di gettito tra le annualità analizzate”, conclude Csel.