(Adnkronos) – Si allenta la pressione di Covid-19 sulle aree mediche degli ospedali italiani. Sebbene l’occupazione dei letti questa settimana superi la soglia del 15% in 10 regioni, come la settimana scorsa, in realtà in molte di queste le percentuali sono in calo. E’ quanto emerge da una delle tabelle del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, visionata dall’Adnkronos Salute.
Ancora a livelli molto alti l’Umbria che ha la percentuale di occupazione delle aree mediche da parte di pazienti Covid più alta d’Italia, vicina a quota 40% (per la precisione 39%). Calano sotto il 30% la Valle d’Aosta (28,4%) e la Liguria (28,7%). Il Friuli Venezia Giulia resta nella fascia sopra al 20%, ma migliora attestandosi al 20,4%. Sopra la soglia del 15% di occupazione delle aree mediche troviamo anche Abruzzo (che scende al 16,6%), Calabria (in calo al 17,3%), Emilia Romagna (anche qui c’è un calo al 18,8%), Marche (in decisa discesa dal 23% del precedente monitoraggio al 19,8%), Sicilia (stabile al 15,3%) e Veneto che si trova proprio al limite, cioè al 15% (in calo).
Per quanto riguarda le terapie intensive, nessuna regione supera la soglia di allerta del 10% di occupazione. L’unica che si avvicina è la Calabria, che ha il dato più alto, salito nel monitoraggio di questa settimana al 9,5%.