(Adnkronos) – Aumentano i casi di reinfezione al Covid-19 in Italia. Secondo quanto emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss), “dal 24 agosto 2021 al 11 maggio 2022 sono stati segnalati 438.726 casi di reinfezione, pari a 3,6% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 5,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (il cui valore era 5%)”.
In base hai dati diffusi ieri, resta stabile a 0,96 l’indice Rt mentre l’incidenza cala da 559 a 458 casi su 100mila abitanti. L’occupazione delle terapie intensive scende inoltre al 3,4%, quella delle aree mediche scende al 12,6%, mentre nessuna regione è classificata a rischio alto.
In Italia i riflettori restano accesi sulla variante Omicron e sottovarianti. Omicron ha una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.2 predominante a sfiorare il 94% e la presenza di alcuni casi delle sottovarianti BA.4 e BA.5. In data 12 maggio, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc ha inoltre riclassificato questi due sottolignaggi della variante Omicron di Sars-CoV-2, BA.4 e BA.5, da varianti di interesse a Voc. BA.4 e BA.5 sono state identificate per la prima volta in Sudafrica, rispettivamente a gennaio e febbraio 2022, e da allora sono diventate le varianti dominanti in quell’area. L’Ecdc evidenzia come entrambi i lignaggi contengano delle mutazioni specifiche nel dominio che lega il recettore della proteina Spike (Rbd) rispetto a Omicron 2 (BA.2). Studi preliminari suggeriscono un cambiamento significativo nelle proprietà antigeniche di BA.4 e BA.5 rispetto a Omicron 1 e 2, soprattutto rispetto a Omicron 1.