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Costa Ripagnola, la provocazione degli ambientalisti: «Come i figli dei fiori, adorniamo il filo spinato»

“Mettete dei fiori nei vostri cannoni” è un famoso slogan sessantottino, ripreso dai “Giganti” con la canzone La Proposta. Questa frase, che ha caratterizzato un’intera generazione di pacifisti, ha ispirato anche gli attivisti di Costa Ripagnola che, per reagire al filo spinato che è comparso sul muretto di delimitazione dell’area, hanno deciso di adornarlo con…

“Mettete dei fiori nei vostri cannoni” è un famoso slogan sessantottino, ripreso dai “Giganti” con la canzone La Proposta. Questa frase, che ha caratterizzato un’intera generazione di pacifisti, ha ispirato anche gli attivisti di Costa Ripagnola che, per reagire al filo spinato che è comparso sul muretto di delimitazione dell’area, hanno deciso di adornarlo con dei fiori. Ma non solo. Come protesta ad un brutto simbolo che, nella storia, rimanda ad un’oscura pagina fatta di segregazione e violenza, stanno organizzando un flash mob che richiamerà il tema della pace, della comunione con la natura e della libertà.

L’idea degli attivisti, che si incontreranno domani in una riunione per definire i dettagli dell’iniziativa, è quella di adornare il filo spinato con fiori finti a stelo lungo, cuoricini rossi e farfalle, creati e disegnati dai giovani studenti universitari dell’accademia delle Belle arti di Bari. Una barriera di circa 100 metri, comparsa dal nulla, che potrebbe diventare un’opera d’arte, se non fosse rimossa prima.

La “Serim”, la società che sta gestendo il cantiere di Costa Ripagnola, ha giustificato la necessità di frapporre una barriera tra l’esterno e l’area per tutelarla dai tanti incivili che sversano rifiuti e per proteggere gli antichi trulli vista mare. Una motivazione che non ha convinto anche il sindaco di Polignano Vito Carrieri, che l’ha considerata una soluzione di cattivo gusto e non esteticamente bella, pur comprendendo l’esasperazione di chi vede costantemente varcato l’accesso a proprietà privata. Dalla politica arriva quindi l’invito ad eliminare il filo spinato, cosa che anche la legge potrebbe considerare giusta. Questa barriera, infatti, come sostengono i legali degli attivisti, oltre a rovinare l’estetica del paesaggio ed essere pericolosa, impedisce anche il diritto all’accesso pubblico al mare. Ecco perché gli ambientalisti e gli attivisti hanno deciso di scendere in piazza e dare un segnale forte con un evento che verrebbe allestito anche se il filo fosse eliminato.

«Una brutta pubblicità per la Puglia – afferma Mimmo Lomelo, coordinatore regionale Europa Verde – e anche un’inutile soluzione, essendoci già un muretto a secco a protezione dei trulli».

Contro il filo spinato, ma anche per rimarcare la necessità di tutelare un bene unico dal valore architettonico inestimabile, che potrebbe essere trasformato in un resort di lusso, scenderà in campo anche la danza. Durante il flash mob, infatti, sarà previsto anche un momento dedicato alla danza per celebrare l’armonia con la natura e la madre terra. Azzurra Di Gioia e le danzatrici della scuola “Harmony Dance” si esibiranno in una performance omaggio alla straordinaria bellezza della natura.

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