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Consiglio regionale della Puglia, ora i civici di “Con” scalpitano Presto la verifica della maggioranza

Tensione alle stelle nel centrosinistra pugliese all’indomani del turno delle amministrative. La galassia delle civiche che fanno capo al governatore Emiliano ha chiesto ufficialmente l’apertura di una verifica politica alla regione Puglia. A determinare il malcontento la sconfitta di Brindisi e la preoccupazione in prospettiva per altre sfide elettorali decisive come Bari e Lecce del…

Tensione alle stelle nel centrosinistra pugliese all’indomani del turno delle amministrative. La galassia delle civiche che fanno capo al governatore Emiliano ha chiesto ufficialmente l’apertura di una verifica politica alla regione Puglia. A determinare il malcontento la sconfitta di Brindisi e la preoccupazione in prospettiva per altre sfide elettorali decisive come Bari e Lecce del 2024. I civici ritengono di essere diventati il fulcro dell’area progressista a dispetto del Pd che in molti comuni non è riuscito a nemmeno a presentare la lista. Risultati deludenti che fanno da contraltare al successo dei movimenti civici, come sottolineano i consiglieri regionali del gruppo Con Giuseppe Tupputi, capogruppo, Stefano Lacatena, Alessandro Delli Noci,Gianfranco Lopane e Alessandro Leoci. Un valore aggiunto, insomma, che gli alleati devono riconoscere. Ieri Con ha tenuto un altro vertice per studiare la strategia del rilancio che passa, filtra dalla riunione, anche da un rimescolamento di carte in giunta regionale. Nel mirino c’è la poltrona traballante dell’assessore vendoliana Anna Grazia Maraschio, espressione di Verdi e Sinistra Italiana, partiti che a Brindisi hanno rotto l’alleanza con Pd e Cinque Stelle ed il candidato Fusco per sostenere l’uscente Roberto Rossi.

I civici, ma anche il Pd, vorrebbero ritirare l’assessorato della Maraschio punendo così politicamente i due partiti che hanno determinato la sconfitta a Brindisi. Un auspicio, in realtà, sostenuto sotto traccia anche da Emiliano, in realtà molto critico anche contro il Pd. «Il partito – ha detto l’altro giorno il presidente regionale – non è stato credibile in diversi contesti.

Non è che se cambia segretario, improvvisamente cambia la percezione fra gli elettori. Noi abbiamo l’idea che per essere di sinistra ci sia il bisogno di dirlo. Invece per essere di sinistra bisogna stare dalla parte dei più deboli. Molto spesso la nostra classe dirigente non vede l’ora di mettersi il vestito buono e andare in Parlamento». In risposta alle critiche di Emiliano è intervenuta ieri l’area Cuperlo del Pd pugliese. «Le vittorie di variegate coalizioni civiche, celebrate in imbarazzanti fotografie che mettono insieme il presidente Emiliano, esponenti della maggioranza regionale e parlamentari e dirigenti di partiti che sostengono il governo Meloni e tutti i suoi provvedimenti, non sono e non possono essere spacciate per vittorie del centrosinistra né tantomeno del Partito Democratico». Un durissimo affondo che non lascia intravedere nulla di buono. L’area Cuperlo chiede di tornare ai temi per definire un manifesto di un’alleanza di centrosinistra per combattere il governo Meloni con un processo simile a quello che unì nella società italiana e nel Parlamento le opposizioni al governo Berlusconi nel progetto politico dell’Ulivo. In tutto questo la maggioranza perde un pezzo, il consigliere regionale La Notte dei Popolari che ha detto addio e si appresta ad entrare in Forza Italia. All’origine della decisione il mancato appoggio del governatore Emiliano al candidato sostenuto a Bisceglie da La Notte, l’ex sindaco Spina, a vantaggio di Angarano, poi eletto a primo cittadino al ballottaggio.

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