Sì all’unanimità al cronoprogramma per individuare in tempi certi programma e candidato sindaco del centrosinistra per le comunali a Bari. È quanto emerso ieri al tavolo di coalizione convocato nella sede Pd in via Re David. Una riunione molto partecipata con delegazioni di circa una ventina fra partite, civiche e movimenti.
C’erano i rappresentanti dei gruppi principali, Pd, Cinque Stelle e movimento Con, ma anche Sinistra Radicale, Più Europa, la lista che fa capo all’avvocato Laforgia, Azione del coordinatore pugliese Fabiano Amati passando per Senso civico dell’ex assessore regionale Pisicchio, i Popolari dell’assessore regionale in carica Gianni Stea, Socialisti, Socialdemocratici ed altre sigle minori.
Alla fine s’è stabilito che il centrosinistra metterà in campo un programma elettorale condiviso entro il 16 ottobre. Ogni giovedì il tavolo si riunirà nella stessa sede del Pd per mettere a punto le priorità a cui darà un contributo fattivo il sindaco uscente Antonio Decaro che ha preso parte all’ultima parte dell’incontro. Decaro fornirà ai partiti l’elenco dei progetti e delle opere attuate in tutti i settori e i punti rimasti incompiuti.
Approvato il programma, sarà sottoposto al candidato sindaco da individuare in tempi certi attraverso una trattativa politica. La dead line per chiudere il confronto è stata fissata al 7 dicembre. Se entro quella data non spunterà un nome condiviso il centrosinistra indirà le primarie per scegliere fra più candidati.
Sul punto, però, sono emerse le prime divisioni. I cinque stelle, ad esempio, hanno ribadito il no ai gazebo espresso dal sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato. «Non è uno strumento che sta nelle nostre corde – ha detto – ma la nostra non sarà un’ostilità preconcetta, andiamo per gradi senza affrettare i tempi». Il Pd, invece, ha confermato l’apertura al metodo delle primarie con il segretario cittadino Gianfranco Todaro che ha lanciato un appello a creare un fronte allargato per battere il centrodestra. «Siamo disponibili – ha detto Todaro – a riconoscere dignità politica a tutte le rappresentanze politiche nell’ottica di creare una coalizione ampia e coesa».
Quanto ai candidati circolati nelle scorse settimane (il senatore Lacarra e gli assessori Petruzzelli e Romano ndr) Todaro ha chiarito che il partito non s’è ancora espresso, né ci sono nomi più in pole position rispetto ad altri. Il coordinatore regionale del movimento Con, l’ex senatore Michele Boccardi, ha sollecitato i partiti ad individuare un candidato moderato ed autorevole che non sia, ha specificato, la bella o la brutta copia dell’uscente Decaro. Gli sforzi, ha aggiunto, devono concentrarsi su un profilo carismatico in grado di valorizzare quanto di buono è stato fatto in questi 20 anni dal volgendo lo sguardo a settori della società sinora ignorati dal centrosinistra. I rappresentanti di Azione, tornati al tavolo dopo l’editto bulgaro lanciato dal governatore Emiliano, hanno chiarito di voler ascoltare le proposte e ribadito la ferma volontà di tenere le primarie quale condizione per restare nel campo del centrosinistra.
Un clima apparentemente disteso e rilassato, ma che in realtà nasconde divergenze più o meno marcate e fisiologiche per uno schieramento mai sulla carta di questa taglia extra large.