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Compravendita di auto dall’estero: scoperta una frode milionaria sull’Iva. Perquisizioni anche in Puglia

Perquisizioni anche a Bari, Brindisi e Lecce nell'ambito dell'operazione "Huracàn" che vede coinvolti circa 250 finanzieri e una unità cinofila "cash dog" appartenenti a 35 Reparti del Corpo delegati dall'Ufficio della procura europea. L'operazione arriva dopo la scoperta di un vasto schema di frode Iva gestito da un gruppo criminale organizzato nel commercio internazionale di…

Perquisizioni anche a Bari, Brindisi e Lecce nell’ambito dell’operazione “Huracàn” che vede coinvolti circa 250 finanzieri e una unità cinofila “cash dog” appartenenti a 35 Reparti del Corpo delegati dall’Ufficio della procura europea.

L’operazione arriva dopo la scoperta di un vasto schema di frode Iva gestito da un gruppo criminale organizzato nel commercio internazionale di automobili.

Oltre 450 le perquisizioni, di cui più di 50 in Italia, cinque gli arresti disposti e sequestri di beni immobili e auto di lusso in Belgio, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.

Secondo quanto stimato dall’accusa, il gruppo avrebbe compravenduto, nel periodo tra il 2017 e il 2023, circa 10mila auto, per un fatturato fraudolento complessivo di 225 milioni di euro e connessa perdita di gettito Iva per 38 milioni di euro.

L’operazione trae origine da un’attività amministrativa di controllo in relazione a mancati pagamenti Iva da parte di alcuni soggetti in seguito all’acquisto di auto dalla Germania e della successiva vendita a privati e società in altri paesi dell’Unione.

Dalle indagini è emersa l’esistenza di una frode Iva in cui sarebbero a vario titolo coinvolti circa 60 soggetti.

Secondo la tesi accusatoria, gli indagati avrebbero acquistato autoveicoli in Germania attraverso ditte italiane e ungheresi rilevatesi attività economiche “di comodo”, in quanto gestite di fatto in Germania, o del tutto fittizie. Dalle indagini sarebbe, inoltre, emerso che i fornitori tedeschi hanno dichiarato alle autorità fiscali di aver ceduto le automobili in Italia attraverso il meccanismo della “cessione intracomunitaria”.

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