(Adnkronos) – Nuova misteriosa ‘sparizione’ di un politico di alto rango in Cina. Ad “uscire silenziosamente di scena” è questa volta il ministro della Difesa: il generale Li Shangfu è stato visto l’ultima volta il 29 agosto, giorno in cui ha tenuto un discorso al Forum per la pace e la sicurezza Cina-Africa. Il suo ultimo viaggio all’estero risale a metà agosto, quando è stato a Mosca e Minsk, dove ha incontrato, rispettivamente, alcuni funzionari russi a margine di una conferenza sulla sicurezza e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
Il governo degli Stati Uniti – riporta il Financial Times – ritiene che Li sia stato messo sotto inchiesta. E a farsi apertamente portavoce dell’inquietudine americana per una vicenda che ha il sapore del giallo è stato Rahm Emanuel, l’ambasciatore degli Stati Uniti in Giappone, che per descrivere il governo di Xi Jinping ha tirato in ballo Agatha Christie e i suoi ‘Dieci piccoli indiani’, (‘And Then There Were None’, ‘E poi non ne rimase nessuno’).
Su X ha anche scritto che Li non si è presentato ad un incontro programmato con il capo della marina di Singapore perché è stato “messo agli arresti domiciliari”. La scomparsa del funzionario di alto rango segue la rimozione a sorpresa dal suo incarico del ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, a luglio, al termine di una prolungata e misteriosa assenza di settimane.
Xi ha anche sostituito due alti generali all’inizio di agosto. Uno di questi, l’ex comandante Li Yuchao non era più stato visto in pubblico per diverso tempo e nulla è trapelato quanto alle ragioni della sua rimozione.
Da quando è salito al potere nel 2013, Xi ha condotto una vasta e durissima campagna anti-corruzione che, secondo gli analisti, ha preso di mira anche gli oppositori politici. Particolarmente duro è stato il giro di vite contro la corruzione nell’Esercito popolare di liberazione. Ma più di un decennio dopo l’inizio del suo governo, e dopo il più grande consolidamento del potere attorno ad un leader cinese dai tempi di Mao Zedong, gli alti ranghi sono ora in gran parte alleati di Xi. “Sarebbe notevole che nell’anno 11 di Xi, a capo dell’esercito ci sia ancora una corruzione di così alto livello. E per gli ufficiali rimossi, così come per Li Shangfu, Xi non può incolpare i suoi predecessori”, ha scritto l’analista cinese Bill Bishop, citato dal Guardian.
Li era stato nominato ministro della difesa nel marzo 2023, dopo aver esercitato per alcuni mesi la funzione di membro di più alto rango della commissione militare centrale, che sovrintende alle forze armate. Nel 2018, in qualità di direttore del dipartimento di sviluppo delle attrezzature militari, è stato sanzionato dagli Stati Uniti per l’acquisto da parte dell’esercito di attrezzature militari russe.