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Chirurgia estetica, è boom di interventi tra le più giovani: tra i più richiesti filler e mastoplastiche additive

“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. La voglia di essere attraenti e di non esser da meno rispetto alle proprie coetanee, virtuali o reali, sembra per tante giovanissime inarrestabile e senza prezzo. E questo sentimento così vicino al desiderio di “perfezione” nasce e si amplifica fin dall’adolescenza. Le ragazze,…

“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. La voglia di essere attraenti e di non esser da meno rispetto alle proprie coetanee, virtuali o reali, sembra per tante giovanissime inarrestabile e senza prezzo. E questo sentimento così vicino al desiderio di “perfezione” nasce e si amplifica fin dall’adolescenza.

Le ragazze, ma il tema riguarda anche i maschi, che ricorrono a trattamenti di chirurgia estetica anche solo mini-invasiva sono sempre di più a Bari. I difetti non sono tollerati e vanno eliminati; il corpo in quest’ottica crea un problema che deve essere risolto.

Il fenomeno, nel corso degli anni, ha preso sempre più piede e si fa largo quasi a mo’ di moda anche per via del mondo patinato dei social; lì, tra il fiume di immagini di modelle e giovani donne con fisici mozzafiato, visi con nasini all’insù e sorrisi perfetti, matura l’idea di voler modificare la propria figura. Così, all’alba della maturità, nel così detto “tempo delle mele” molte ragazze, oltre allo studio o agli impegni di sempre, hanno voglia di assomigliare al loro “idolo social” o semplicemente di sentirsi meglio con il proprio corpo.

Gli interventi più richiesti e gettonati sono i filler alle labbra, quei ritocchi che regalano un effetto rimpolpante, morbido e invitante al di là di ogni più rosea aspettativa, la mastoplastica additiva e cioè l’aumento del volume del seno e la rinoplastica, vale a dire il migliorare l’estetica del naso. Si vive nella società dell’apparenza in cui il virtuale spesso veicola le tendenze e ogni stimolo esterno può diventare un desiderio esaudibile e a portata di mano. Davanti agli studi dei chirurghi, quei “medici del bisturi che trasformano i sogni in realtà” si presentano (accompagnate dai genitori) ragazze con lievi difetti estetici e che sono pronte a sopportare qualsiasi fastidio o periodo di riposo postoperatorio pur di diventare più belle e dimenticare presto l’inestetismo.

I numeri in percentuale, a detta degli esperti, parlano chiaro; una ragazza su trenta ha già modificato, leggermente o con più incisione, il suo aspetto. La tendenza, visti i costi non inaccessibili, è in ascesa. Perché convivere con una imperfezione più o meno evidente quando si può esser più belle da subito? Il mondo dell’apparenza reclama e il consenso sociale sembra attribuire anche un valore morale. La richiesta ai propri genitori è precisa: per il compleanno, per Natale, Pasqua, per la maturità o qualsiasi altra occasione, si chiede in regalo il fatidico ritocco estetico o intervento di chirurgia, in grado di correggere i difetti.

Altro discorso è invece quello che riguarda la branca della chirurgia plastica pronta a porre riparo a difetti morfologico-funzionali per una migliore qualità di vita. E dal quadro sociale evidenziato è facile ricavare quante donne che, con il passare degli anni, ricorrono ai chirurghi estetici. Parola d’ordine: mirare alla bellezza per un benessere psicofisico. E una conferma su tutte sul successo di questi interventi arriva da Giulia C. 18 anni appena compiuti, barese e un naso che oggi le appare perfetto. «Mi sento molto più sicura – precisa la giovane – e ho un bel rapporto con lo specchio. Prima soffrivo di un vero e proprio complesso e ne soffrivo. La mia esperienza è solo positiva»

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